lunedì 19 febbraio 2007

Svegliarsi e poi...

Una bella mattina di qualche giorno fa arriva un messaggino da una delle storiche amiche della mia città d'origine, evento che mi fa subito presagire qualcosa di interessante, dato che lei scrive raramente, preferendo parlare vis à vis.

Ebbene, in quelle poche righe mi annuncia che, nella pagina di cronaca del quotidiano locale, aveva appena visto la foto sorridente di un ex compagno di classe accompagnata dalla notizia della sua nomina a direttore generale dell'azienda del padre.
La immagino mentre sorseggia il suo caffè mattutino al bar prima di recarsi al lavoro e dare un'occhiata distratta al giornale. Poi, la presa di coscienza, la mano che si fa molle e lascia andare la tazzina, il caffè che va di traverso… e sorrido pensando a lei, sorrido di me che sorrido amaramente, sorrido di noi.
Non c'è bisogno di riportare il resto del messaggio. Siamo tutte nella stessa barca. Io nel canile, lei nella serra; io col mio stipendiucolo, lei costretta agli straordinari; io e lei vittime di colleghi insopportabili. E c’è chi, nostro coetaneo, è già direttore generale.

Amica mia.
Intanto, mio malgrado, prendo atto del fatto che siamo già entrate nell’ “età da cronaca locale”; preparati, ché non faremo neanche in tempo a rendercene conto e ci ritroveremo ad aprire il giornale con la frenesia di arrivare alla pagina dei necrologi, per vedere se ci troviamo qualcuno che conosciamo.

Secondo. Rosico di brutto, perché a quello stronzetto ero io che passavo le versioni di latino e gli studi di funzione. A saperlo, proteggevo il foglio con il gomito.

E infine, amica mia.
Si sapeva che sarebbe finita così, no? Il suo destino era già segnato. Figlio di cotanto padre, appartamento in centro pagato qui a Milano, laurea alla Bocconi, posizioni di rilievo in ambito internazionale già da subito. Che pretendi?
Vogliamo consolarci io e te? Facciamolo, e chiediamoci: in fondo, cos'è questa famigerata “carriera”, la desideriamo davvero, o forse non ci basterebbe qualche soldo in più e goderci i nostri week-end per essere felici ed appagate?
Abbiamo spasimanti che ci desiderano e uomini che ci amano, una vita tutto sommato invidiabile, e un giorno rimpiangeremo i piccoli difetti fisici che ora odiamo. I tuoi occhi azzurri sono stupendi, te l’ho sempre detto. Stiamo tranquille, manteniamoci zen. Andiamo oltre.

Mi rendo conto tutto ciò non ti consola... vogliamo sfogarci spettegolando? Facciamolo!
Il nostro amico ha già fatto tutto, è sposato e ha un figlio, e una carriera che più di così… cosa gli rimane? La pensione?
Pensiamo poi a sua moglie, che abbiamo sempre chiamato la "principessa consorte". Una giovincella senza arte né parte che lo ha sempre amato in silenzio, sin dalle scuole medie. Lo ha aspettato in attesa che lui si sollazzasse un po' in giro, e nel frattempo pensava al suo aspetto, si teneva pronta per lui. Carina è carina, per carità, e molto. I suoi genitori l’hanno educata sin da piccola ad essere una moglie rispettosa del marito e rispettata da tutti, a coltivare una grazia leggiadra in pubblico, e una calda lussuria a letto. L'obiettivo della sua vita è e sarà sempre deliziare il reale augello del suo signore ed educarne i figli.
Sempre perfetta, nasconderà nel suo piccolo cuore le preoccupazioni per la vita, mostrandosi a tutti sorridente e soddisfatta del suo ruolo. La passeggiata domenicale in provincia, le amiche pettegole, il parrucchiere, un libro romantico sul cuscino. La visione in prospettiva delle sole prospettive del marito. La noia di una vita, solo che lei non la chiama noia la chiama vita.
Anche tu amica mia vorresti essere così? Di già?
Un Bacio
Tengi

Abbandonate queste righe, la Tengi iniziò a fare i conti col proprio passato. E le sovvenne che lei e il direttore generale ebbero una breve, seppure intensa, storia. Hai giocato male le tue carte, Tengi. Bell’errore! A quest'ora forse avresti potuto essere tu la fortunata: avresti potuto disporre di tutto ciò che ti serve per essere bella più a lungo, abiti costosi e sorrisi firmati; avresti potuto smettere di lavorare per frequentare il circolo del golf; la noia l'avresti chiamata noia, ma avresti cercato qualche giardiniere col quale dimenticare l'etichetta, ogni martedì alle 15.
Ma non ci pensare Tengi, vai a dormire serena. Pensarci non serve a nulla.

...
Al “Bivio” con Enrico Ruggeri abbiamo stasera Tengi: una donna la cui vita cominciò a prendere una piega che l'avrebbe portata alla depressione e all’indigenza nel momento esatto in cui lei diede un calcio alla fortuna. Dicci, Tengi, quand'è stato che hai preso a calci in culo la fortuna?

P.S. Ti odio, amica mia. Le prossime scoperte sensazionali tienitele per te.

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Di Tengi |

24 Commenti:

  Alle 9:02 AM Blogger LCL ha fatto una pausa per dire:
Ah, Tengi, Tengi! Mi tocca bacchettarti sulle dita. Il trucco è sempre quello: per stare meglio, la soluzione è ascoltare chi sta peggio?
Io sorrido ogni volta che penso all'amica delle superiori che si è rifatta il naso, l'altro arrestato per spaccio, a quello sposato con 2 bambini e a quello sposato -> separatao -> rifidanzato. Basta chiudere un occhio (quello che guarda in alto) e il nostro mondo sembra quasi un paradiso.
Sorridi Tengi, che almeno hai una connessione a internet...
  Alle 9:12 AM Blogger Ranmaz ha fatto una pausa per dire:
puah
tanto scommetti che quel tuo compagno li' ha il cazzo piccolo?
  Alle 9:13 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Sai cosa ti dico? Che non li invidio nemmeno un po'...e non è la solita favola della volpe e dell'uva...
Tutto ciò che hai raccontato mi pare tristanzuolo ed essere "la moglie di..." non potrebbe mai essere nelle mie corde!
Teniamoci strette quello che abbiamo: un uomo che ci vuole bene davvero, un lavoro dignitoso e va bene così!
  Alle 9:31 AM Blogger Robba12 ha fatto una pausa per dire:
Carissima, ricordati che avresti anche dovuto deliziare il reale augello, mi ca solo fare shopping...e poi scusa, ma che ci vuole a diventare direttore generale dell'azienda di famiglia ? C' è gente che lo fa fare al cane...
  Alle 10:18 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Diciamo che ho un parente stretto che ha un incarico quasi dirigenziale; diciamo che ho una parente stretta idem; diciamo che uno solo di loro prende di stipendio più di me e mio marito messi insieme, e ne avanza qualcosa per le vacanze.
Diciamo che lui ha l'ulcera per via del dover far soldi, non esce mai di casa se non per le cerimonie ufficiali, ha pochi amici, l'hobby del calcio davanti alla televisione, e il miraggio della figlia notaio così guadagna un sacco di soldi. Diciamo pure che lei è un po' isterica, che torna a casa dal lavoro per controllare se i pavimenti sono lucidi, che in casa sua ci puoi entrare solo se ti togli le scarpe, e che spende per una t-shirt della figlia quello che io spendo per un paio di scarpe.
Diciamo che sarà anche vera la favola della volpe e dell'uva, ma che io non farei cambio.
  Alle 11:18 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Il parametro non è mai il denaro, il parametro è sempre la felicità: che i soldi la facciano, è una palese (e ormai comprovata) idiozia. Che l'ex compagno d'aula ne goda, una questione oziosa.

E poi. La gente molto ricca governa reami di noia. E chiunque ricalchi le orme paterne difetta in fantasia. Costui si macchia d'entrambe le inezie. Non so se mi spiego.

Ma già sai tutto Tengi, che ultimamente sei tanto saggia che si vorrebbe abbracciarti.
  Alle 11:30 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Io vorrei aggiungerci un inflazionatissimo "Panta Rei".Alla nostra età, Tengi, lasciamocela scorrere la vita, possibilmente addosso. Dici proprio bene: scorrere nel lavoro e negli affari di cuore... Tanto, come sai, anche se tutto può sembrare definitivo e stabile, basta l'arcinoto battito d'ali di farfalla per buttare tutto all'aria. E si deve ripartire. E quei due possono solo arrivare, visti così. Alla pagina dei necrologi. I MOSTRIIII!!!!!
  Alle 1:00 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Sì, sì, però, un attimo... Nonostante tutto, che i soldi NON facciano la felicità vorrei saperlo (anche per breve periodo) per esperienza personale. Non sarebbe male, no?
  Alle 1:29 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ma che tristezza, finire sul giornale per una nomina nell'azienda del padre.

Tieniti il tuo ufficio, Tengi, e stai contenta.

PS: "Il blivio": LOL!
  Alle 1:48 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ho 33 annni e mi dicono che ho le basi per una promettente carriera.
Francamente non ci penso più di tanto. Ho bruciato sin troppo le tappe. Mi sento e sono giovane ma ho già: un matrimonio distrutto, conosciuto il benessere economico ma anche il non avere soldi neanche per un panino.
E allora? Preferisco uno stipendio normale ed una vita affettiva soddisfacente.

Meglio una vita privata appagante di un carriera con uno stipendio a sei zeri ma soli con se stessi ed odiato da tutti.

Bacione
  Alle 2:19 PM Blogger musa capricciosa ha fatto una pausa per dire:
Anch'io come te, ma forse qualche anno fa. Io ho dato il calcio al bel principe, ma per ora non me ne pento. Con lui non avrei imparato a sbattere le ali, mi arei crogiolata nella mia noia. Ed invece così la mia vita è appena iniziata.
  Alle 2:58 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
sai una cosa? Questo post mi fa pensare alla riflessione di qualche giorno fa: da piccole se siamo brave ci instillano sogni di gloria, ma ci rendiamo conto troppo tardi d'aver passato da un pezzo l'età in cui si può essere famose. Questa sensazione l'ho avuta per la prima volta guardando "non è la rai" e notando che la maggior parte di quelle tizie erano mie coetanee.
  Alle 3:13 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
In nome della sorellanza tra tutte le donne ti chiedo di salvarla. Quando scenderai al paese natio regala alla principessa consorte biografia e poesie di Anne Sexton e di Sylvia Plath. Dovrai solo aspettare, se le leggera'il prossimo articolo sulla cronaca locale sara' 'Fugge in Nepal con poeta ventenne superdotato la moglie di un noto imprenditore' oppure 'Trovata morta con la testa nel forno. Inspiegabile suicidio della moglie di un noto imprenditore'.
Speriamo nel primo titolo :-)

Baci dolci
  Alle 4:08 PM Blogger MOZ ha fatto una pausa per dire:
Qual'e' l'eta' da cronaca locale?
  Alle 5:28 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
Cari amici, la giornata di oggi - che per fortuna volge al termine - è stata un delirio. Mi dispiace di non essere stata con voi in diretta e non aver avuto modo di rispondere ai vostri commenti, che ho visto essere belli e diversi tra loro. Lo faccio ora. Pronti? Via!
  Alle 5:33 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
LCL: lo so, la connessione a Internet è un dono del signore, ma neanche più di tanto, al giorno d'oggi. Purtroppo l'ascoltare chi sta peggio spesso non mi consola, e ancor più purtroppo l'occhio rivolto verso il cielo non riesco proprio a chiuderlo. Per questo ogni tanto vado a sbattere.

Mattia: no, non scommetto.

maldi: non sarai mai "la moglie di..."? Sicura? Beh, pensa che io ho deciso che farò un Di.co.!

Capitano: dici? e che cane è? un volpino? :-)
  Alle 5:41 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
Annalisa: che i soldi non facciano la felicità tutti lo dicono, ma nessuno lo afferma "a ragion veduta". Perchè? Perchè se hai i soldi te ne dimentichi del dettoooooo!!! P.S. E comunque anche a casa mia ci si toglie le scarpe. Pardon, ho il cromosoma della massaia isterica...

Mc Manus: se vuoi abbracciarmi fallo pure, ma ti dico che non sono nient'affatto saggia. Soprattutto quando sono sobria. Baci.

Whitey: sono costoro i nuovi mostri della nostra società? Forse si. Ma mi spieghi cos'è il battito d'ali di farfalla? Sono le farfalle nello stomaco? No, quella è un'altra cosa...

Leetah: E tu? per cosa vorresti finire sul giornale? Io ci sto pensando... una bella terza pagina culturale, massì...
Il mio ufficio te lo cedo, se vuoi! :-)
  Alle 5:55 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
paolo: parli a ragion veduta. Macchè tappe bruciate! Hai nuovi traguardi ora davanti a te! Io ti faccio in bocca al lupo e ti sostengo (spesso vivo di luce riflessa)!

Musa: scusa il principe era anche ricco? pazzaaaaaaaa
... forse era brutto... gli puzzava il fiato? sennò proprio non me lo spiego. :-)

Edi: cara, ti capisco, e hai sollevato un tema importante. Ci tengo, e ti domando: che vuol dire essere famosi? Ti ringrazio se vorrai rispondermi. :-)

eus: sorella, spero anche io per lei. Il marito direttore generaledevo dire è bello e simpatico, ma per quanto lo conosco un po' cafone, se vogliamo. Non merità pietà, sorella.

Moz: tu che dici?
  Alle 7:35 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Per Edward Lorenz "l'effetto farfalla", in un sistema così complesso come quello meteorologico, fa sì che anche una piccola perturbazione come il battito delle ali di una farfalla in Asia possa portare alla nascita di un ciclone in America centrale.
Credo significhi, qui, che anche se ti affanni tanto, e poi una stupidissima fdarfalla sbatte le ali nel momento sbagliato, arriva un ciclone che ti porta via e tutti i tuoi affanni erano per niente. :-)
p.s.: in casa mia tutti con le scarpe, sigh.
  Alle 8:01 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
cara tengi, direttore generale dell'azienda del padre potenzialmente lo era già nella culla. Vale a dire:ci è nato, con quella carica, poi avrà anche studiato alla bocconi e tutto il resto ma intanto aveva, come dire, un bel "vantaggio competitivo"...:)
  Alle 8:16 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
Annalisa: grazie. E lavora sul discorso delle scarpe. Fammi sapere.

psicos: ovvero gli si presentavano meno "barriere all'ingresso"? :-)
  Alle 10:55 PM Blogger Ubik ha fatto una pausa per dire:
A leggere la vita di questo tuo amico e della sua fedele mogliettina m'è venuta addosso una noia, ma una noia che metà basta per stendere un elefante! Evviva il montenegro alle 10 di mattina, evvia il manico che si struscia, evviva il tritone selvaggio e fuggitivo, urrà per il collega rompicazzo causa di tutti i mali del mondo!
  Alle 12:04 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
Franca, mi fai trasalire... perchè, in realtà, tu AMI il mio ufficio! ARGH!
  Alle 4:23 PM Blogger Ubik ha fatto una pausa per dire:
No Tengi, dico solo che piuttosto di fare la poiana impagliata per il maritino che ti mantiene, preferisco fare la bionda sgarrupata che ride come una macchina ingolfata! Non è chic nè snob però voui mettere quante ghignate!?
Alla bionda di stoppa imbalsamata invece toccherà ridere tutta la vita alle battute tristi di suo marito...