lunedì 13 novembre 2006
In pillole: loffa a tradimento
Tradunt, ovvero
dalla tradizione orale si riporta il seguente fatto.
Una segretaria fu chiamata improvvisamente dal capo nell'ufficio di lui, ché vi era un gran bisogno di lei, ché si doveva provvedere quanto prima alla redazione di un documento molto importante.
Lei ovviamente accorse, tempo di giungere da lui, tempo di alzarsi dalla propria scrivania e percorrere quei dieci metri che la separavano dall'ufficio del gran capo.
Data l'urgenza della richiesta, la porta fu aperta da lei senza preavviso, lei che subito fece per avvicinarsi alla di lui scrivania, ché tempo da perdere non ve n'era...
Lo trovò con sguardo aggrottato, lo trovò intento a leggere qualcosa, lo sguardo basso e un po' colpevole sui fogli... "Mi ha chiamato? Eccomi."
"Nnnnno, niente niente, vai pure, ora sono impegnato, ti chiamo io dopo!"
E perchè? Prima tanta fretta e ora...
Oddio che è sto odore?
Explanatio: Il capo aveva sganciato una scoreggia mefitica tale da stendere un mammut, e disperato aveva cercato di far uscire la collaboratrice dalla stanza prima che la flatulenza le giungesse alle nari, rimandando l'incontro a dopo, tempo che la perturbazione lasciasse gli Appennini.
Tutto inutile...
Lei aveva sentito bene, capito tutto, e tempo di uscire dalla stanza lo aveva già raccontato al mondo.
Tanto che ora si tramanda questo episodio ai posteri.
Moderne Odissee d'Ufficio.
Omero
dalla tradizione orale si riporta il seguente fatto.
Una segretaria fu chiamata improvvisamente dal capo nell'ufficio di lui, ché vi era un gran bisogno di lei, ché si doveva provvedere quanto prima alla redazione di un documento molto importante.
Lei ovviamente accorse, tempo di giungere da lui, tempo di alzarsi dalla propria scrivania e percorrere quei dieci metri che la separavano dall'ufficio del gran capo.
Data l'urgenza della richiesta, la porta fu aperta da lei senza preavviso, lei che subito fece per avvicinarsi alla di lui scrivania, ché tempo da perdere non ve n'era...
Lo trovò con sguardo aggrottato, lo trovò intento a leggere qualcosa, lo sguardo basso e un po' colpevole sui fogli... "Mi ha chiamato? Eccomi."
"Nnnnno, niente niente, vai pure, ora sono impegnato, ti chiamo io dopo!"
E perchè? Prima tanta fretta e ora...
Oddio che è sto odore?
Explanatio: Il capo aveva sganciato una scoreggia mefitica tale da stendere un mammut, e disperato aveva cercato di far uscire la collaboratrice dalla stanza prima che la flatulenza le giungesse alle nari, rimandando l'incontro a dopo, tempo che la perturbazione lasciasse gli Appennini.
Tutto inutile...
Lei aveva sentito bene, capito tutto, e tempo di uscire dalla stanza lo aveva già raccontato al mondo.
Tanto che ora si tramanda questo episodio ai posteri.
Moderne Odissee d'Ufficio.
Omero
Etichette: I luoghi di lavoro
6 Commenti:
Sempre meglio del capo che si toccaccia quando entri nel suo ufficio... non so cosa ci fosse sul monitor ma ho forti sospetti.
Avete un modo di raccontare le scene che mi fa spanciare dal ridere. Bravi. Ciao
x Paolo: grazie del complimento, è uno stimolo in più ad andare avanti a non fare nulla in ufficio! E se hai aneddoti anche tu, fatti sotto!
x Anonimo: in questi giorni stiamo riflettendo (io e il mio socio LCL) circa l'opportunità di parlare, con le dovute cautele, anche di toccacciamenti vari... si, perchè... ne avremmo ben donde!
x Mae: si certo il cartello c'è e recita Curve Intestinali Pericolose.
x Anonimo: in questi giorni stiamo riflettendo (io e il mio socio LCL) circa l'opportunità di parlare, con le dovute cautele, anche di toccacciamenti vari... si, perchè... ne avremmo ben donde!
x Mae: si certo il cartello c'è e recita Curve Intestinali Pericolose.
anche le dita nel naso (meglio se pollici) sono un classico del benvenuto di capo
Io ho avuto un capo alcoolista che alle 10 già puzzava di grappa e vino bianco (passa la giornata tra il bar e il cortile..) con tanto di ferita sulla mano che non gli si rimargina da un annetto...
Ciao .. buon lavoro :)