lunedì 2 aprile 2007

Scene da un meeting

Scena 1: l'albergo
Diciamocelo. Il bello delle camere d'albergo è che puoi fare un casino pazzesco che tanto non sei tu a dover sistemare ogni cosa.

La questione di bonton in cui vi ho coinvolto nei giorni scorsi su come comportarsi nella condivisione di camera d'albergo, si è rivelata per fortuna un falso problema.
Infatti, data la disponibilità di alcune camere in più, il capo supremo ha dato disposizioni affinché le signorine fossero messe in condizioni più comode e agiate. Si sa, noi donne abbiamo le nostre cosine, i nostri piccoli segreti imbarazzanti… Al mio arrivo, l'impettito impiegato della Concierge mi spiega tutto quanto (non la storia delle "cosine" femminili, s'intende, …) e mi consegna la mia card dandomi della "signora".
Prendo la card in mano e la osservo per capirne il verso. Alzo lo sguardo a puntare l'immensa hall dai pavimenti di marmo e dai ricchissimi decori a base di conchiglie. Cosa? Ho capito bene? Sono da sola?
Mi dirigo veloce verso l'ascensore con valigetta rotellata al seguito. Plinplon. Entro. Buongiorno, buongiorno. Due tipi: un lui e una lei. Lei bionda dalla ricrescita graffiante, un po' tendente al zoccolame, un po' volgare, devo dirlo, mi perdonerete. Lui occhiali scurissimi, capello alla Briatore, giacchetta marittima e scarpini da barca. Pensavo che gente così esistesse solo nei film di Jerry Calà, e invece. Un veloce pensiero al fatto che lui dovrà sborsare qualcosa come 600 Euro per lo sforzo di una furtiva ciulatina, data l'età. C'è chi può. Plinplon. Arrivederci, arrivederci.
Mi dirigo alla mia chambre. Entro con circospezione. Non c'è nessuno, a parte… la TV accesa. Oddio! Sono in una scena di The ring!!! Mi avvicino e leggo sullo schermo "Welcome, Miss Tengi!" Aaaaargh! ma che è? Qualcuno mi osserva. Istintivamente mi guardo attorno. Adesso dalla TV uscirà Samara coi capelli bagnati e io mi paralizzerò dove sono e proverò a reagire senza riuscirci e lei mi ucciderà. Dio, mi ritroveranno i colleghi tutta incartapecorita con un'espressione orribile sul volto e sarò bruttissima.

Dopo questa scena da campagnola ingenuotta, ho pensato bene di esporre i miei timori ai colleghi, poco dopo. Ho scoperto che si tratta di un normalissimo benvenuto che gli hotel danno ai loro ospiti grazie ad un sistema di tele-digitale-identification-remoting-control-courtesy-welcome-salcazzo. Ma che ne so io? Mica vivo negli alberghi di lusso! C'è stato un tempo in cui ero di casa all'albergo Carletto di Genova ma, ahimè, ora l'hanno chiuso.

Comunque, diciamocelo. Il bello delle camere d'albergo è che puoi far un casino pazzesco che tanto non sei tu a dover sistemare ogni cosa.
Nel tardo pomeriggio salgo in camera per prepararmi per la cena. Scelgo il cambio Sanremese che avrei indossato e mi concedo di buttare tutti i vestiti scartati all'aria. Pantaloni sul letto, calze sulle sedie, perizomi appesi alle maniglie delle porte, giarrettiere sulla televisione. Non le uso le giarrettiere, le ho portate solo per il gusto di lanciarle sulla televisione.
Mi dirigo cattiva e determinata verso il bagno. Esploro il set di prodotti fornito dall'albergo, pensando a cosa mi sarei fregata il giorno dopo. Prodotti griffati, sticazzi. Vedo una cosa blu sul bordo della vasca. La curiosità che ci coglie nelle camere dall'albergo è demoniaca. Con gli occhi iniettati di sangue apro la confezione, scarto, straccio tutto con dita impazienti. Un cuscinetto gonfiabile di alkantara, di quelli con l'incavo per la testa, da aereo. Non so a che serve, ma lo gonfio. In albergo bisogna provare tutto. Soffio, soffio, soffio, e mi gira la testa. Mi siedo sullo sgabellino per non svenire, e butto l'occhio sulla vasca. Una pulsantiera… bottoncini… i-dro-mas-sag-gio!!!
Scatto in piedi: ora so come dare un senso alla fascia preserale. Vado al comodino. Trovo le ciabattine di spugna dell'hotel. Scarto, strappo e me le provo. Che chic. Mi spoglio. Riempio la vasca. Libidine. Accendo Mtv e accenno qualche passo in mutande e reggiseno. Vado fuori sul balcone. Sono in mutande, chissenefrega. Guardo il mare: bello, cazzo.
Rientro. Mi dirigo alla vasca. Metto nell'acqua i sali, metto il bagno schiuma, metto tutto quello che trovo. Ci avrei messo pure il gin del frigo bar.
Qualche minuto dopo, sono immersa nella vasca tra montagne di schiuma e bollicine. Un getto massaggiante sulla schiena, uno sui piedi e due sulle chiappe. Mp3 nelle orecchie, capelli raccolti, e cuscinetto. Poi mi stufo del cuscinetto e uso un asciugamano, come ho visto fare da Julia Roberts in Pretty Woman. Per rimanere fedele alla parte, canticchio "bebi, iù culd me maaaaaain!...".
Dopo un po', comincio ad annoiarmi. Prendo il telefono (aziendale) e telefono, mando messaggi, per far rosicare qualche amico che in quel momento è al lavoro. Dopo un po', mi viene sonno. Mi abbandono ad una ronfata a bocca aperta nella vasca. Mi sento tanto Sue Ellen.
All'ora stabilita, esco. Bagno un po' per terra ma chissenefrega, non pulisco io. Dispongo di una fornitura di asciugamani da caserma. Decido che nella mia giornata da vip non è consigliabile soffrire quel fastidioso freddolino che ti coglie all'uscita dalla vasca. Prendo gli asciugamani e ne uso uno per la testa uno per spalle uno per il corpo e uno per i piedi. Terminata l'asciugatura, getto gli asciugamani tutti stropicciati in giro.
Mi siedo sul letto per darmi la crema. Canticchio una canzone francese, perché mi sembra che ci stia bene. Guardandomi intorno, noto che è come se la mia valigia fosse esplosa e il contenuto proiettato nei diversi angoli della stanza. Scelgo il mio cambio pigliandolo un po' di qua e un po' di là. Mi provo le scarpe (3 paia me ne sono portata), e quelle che scarto le butto per aria con stizza studiata ad arte.

Quasi pronta, mi aggiro per la stanza con aria insoddisfatta (perché i vip hanno sempre un'aria insoddisfatta). Nel casino della valigia trovo gli orecchini che cercavo e mi rassereno. Tuttavia mi sento un po' annoiata (perché i vip hanno sempre un'aria annoiata). Sento che ho bisogno di bermi qualcosa (perché i vip bevono sempre qualcosa). Spero sul serio che la serata sia divertente (perché i vip hanno sempre bisogno di serate divertenti), sennò che cosa l'ho fatto a fare l'idromassaggio?
Quindi decido che è ora di piantarla di fare la cogliona fingendo di essere una vip. Mi gratto distrattamente una chiappa ed esco.

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Di Tengi |

18 Commenti:

  Alle 8:58 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Certo che come conclusione è proprio da vip, altro che balle ;))))
  Alle 9:16 AM Blogger Ranmaz ha fatto una pausa per dire:
non hai controllato se c'erano i film porno gratuiti!!!

e nemmeno cosa c'era nel frigobar!!

e i fiori freschi?

Insomma, che vip sei!?
  Alle 9:33 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
A parte la scenetta campagnola, VIP al 100% la Tengi.

Sei la classica cliente che la povera cameriera sottopagata filippina manda a fare in culo la sera quando rassetta la tua camera e netta la sgommata sul water che "tanto qualcuno pulisce".

Stronza, come un vero VIP che si rispetti.
  Alle 9:40 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
uh LCL, io non le faccio quelle cose, forse le fai tu!
film porno gratis no, non c'erano. il frigobar traboccava ma ho atteso di andare a cena e bere ciò che veniva offerto gratuitamente!
I fiori freschi me li sono comprati per casa mia al ritorno, per non dimenticare come ci sei sente da Vip.E oggi il caffè l'ho bevuto col mignolo alzato...
Raffinatezze d'Ufficio
  Alle 9:45 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Tengi...com'è che hai portato le giarrettiere alla convention aziendale? ma c'era pure il pasticcino?

Concordo appieno sul piacere incomparabile di fare casino in bagno e non doversene preoccucapre...in hotel a parigi ho praticamente allagato il bagno, mentre facevo la doccia...ci ho sbattuto su due asciugamani e ho aspettato che venissero a rifare la stanza!!
  Alle 10:01 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
sei troppo una MalDIVA!
  Alle 10:07 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
E schiacciamo un'arancia (ahah) in favore della nostra Tengi VIP: il suo miniperizomino appeso alla maniglia della porta ripaga in natura (anche se platonicamente) il povero filippino sottopagato che, con fervida fantasia, si costruisce una notte di passione con questa donna un po misteriosa, un po snob ma soprattutto irrangiungibile perchè dannatamente stronza.

E forse, all'acme del piacere, tira anche una sniffatina proprio là. Perizomini usati, la cocaina dei poveri.
  Alle 10:28 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Oddio che divertente sei!... Ma pasticcino c'era pure lui? E il bagnoschiuma nell'idromassaggio non ha fatto un casino bestiale di schiuma? E poi, e poi???
  Alle 10:46 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
no pasticcino non c'era. e poi sarebbe stato troppo corretto, non avrebbe osato entrare in camera.
la schiuma si è mantenuta a livelli accetabili. non ho esagerato col bagnoschiuma, per non venire invasa da un blog informe ed essere costretta a chiamare la security armata.
  Alle 12:12 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ah! Ecco chi era quella 'signora' che ballava in mutande sul balcone.
Non mi hai visto che ti salutavo dalla barca a vela ?

Ma alla fine cosa hai 'asportato' dalla camera (shampoo, ciabattine, etc.)?
Anzi facciamo prima : cosa hai lasciato in camera ?

"Pasticcino troppo corretto : non avrebbe osato entrare in camera"
Allora è gay !!

Buona settimana a tutti.
  Alle 12:44 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
sto ancora ridendo.
  Alle 1:13 PM Blogger MOZ ha fatto una pausa per dire:
Solo a me capitano sempre i giapponesi nell'ascensore dell'albergo????
  Alle 1:15 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Tengi di la verità ma fai la escort part time? No perchè non ho capito se eri li per lavoro o cosa??

:-)
  Alle 2:38 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ho dimenticato di dire che scrivi con lo stesso stile della Kinsella, una della mia scrittrici preferite.

;-)

PS Se non conosci la Kinsella ti metto un link: http://www.internetbookshop.it/ser/serpge.asp?type=keyword&x=kinsella
  Alle 3:04 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
sore: ecco chi era quel mozzo che si sbracciava dalla barca a vela! :-)
plet: grazie. quando tornerai ad essere leggibile "in chiaro"?
Moz: ho paura che tu mi faccia qualche scherzo.
paolo: lavoro. di che tipo, non si sa. (grazie per il link)
  Alle 3:15 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Il lavoro dovrebbe essere tutto un lungo viaggio aziendale.
  Alle 4:05 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Mozzo ?!? Visto il tasso etilico
dell'equipaggio direi 'Mosto'.
  Alle 8:19 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Io so che il bagnoschiuma non si deve mettere nell'idromassaggio, altrimenti si crea un blob gigante che ti uccide.
Nemmeno il frigo bar e' da toccare, dei salatini possonbo costarti mezzo stipendio.
Fa molto figo giocare per un giorno a vivere in uno spazio/tempo/condizione irreale.
Al posto tuo, un bravo maschietto, se ne sarebbe fregato di non bagnare i capelli, avrebbe fatto esplodere dei siluri anali nell'acqua e avrebbe concluso il tutto con una classica e rilassante seghina pomeridiana.
Per vedere di nascosto l'effetto che fa.
Vengo anch'io?