domenica 6 maggio 2007

De tisana fetidissima

Venerdì scorso, in ufficio.
Alle 16 ora del calabandiera aziendale la maggiorparte di voi commentatori mi stava dando della pazza o della drogata o della cannaiola impenitente per quanto ho scritto nel mio precedente post. A parte che tuttora non riesco a trovare che cosa ci sia di strano in quello che ho scritto - e forse questo è il segno che un po' pazza lo sono ma sfido chiunque stando qui al canile - dicevo a parte questo ci tenevo che sapeste che in effetti non mi sentivo tanto bene.
Per merito di un capo stakanovista, che prende su di sè tutti i mali del mondo dal figlio di un anno e, non potendo rinunciare al lavoro, arriva in ufficio con la peste bubbonica ad attaccarci tutti i suoi germi, ecco che insomma venerdì scorso ho cominciato ad avere qualche sintomo tangibile di un male fisico che non fossero le vostre impalpabili insinuazioni di un male mentale.
Mal di testa, giramenti, dolori alle ossa. Fuori la pioggia, i goccioloni che scivolavano sui vetri. E dentro, vabbè lasciamo perdere.
La collega dirimpettaia, bontà sua, accolte le mie lamentele, subito si precipita a difendere il capo perchè poverino lui è delicatissimo di salute. Sarà anche delicatissimo e chi lo tocca, ma che se ne stesse a casa sua quando sta male, cazzo.
In ogni caso, dopo aver perorato la causa volta a sancire il privilegio dell'immunità del capo dalle accuse (ma non dai germi, a quanto pare), ecco che corre in mio aiuto offrendomi una tisana.
Ecco.
Ahia.
La tisana, la tisana esotica.
La tisana panacea di tutti i mali.
Quando ti offrono una tisana non ti puoi proprio rifiutare, mai.
Sarebbe come rifiutare un biscotto tutto mangiucchiato che il figlio di tre anni della tua amica ti offre levandoselo di bocca, la cosa più preziosa che ha, dopo aver arrancato verso di te col suo passo incerto, e dopo averti guardato con i suoi liquidi occhioni e detto con la sua vocina flautata tieni bicotto te mancia buogno vuoi? E tu sorridi compiacente perchè la mamma ti guarda come fosse la Madonna e cristo ti tocca pure addentare un angolo di pastafrolla, sperando sia quello meno sbavato.
Insomma la tisana la accetto. E già so. So già. Perchè ormai la vita d'ufficio non ha più segreti per me, soprattutto in fatto di tisane.
Ci avviamo alla macchinetta dispensatrice di acqua calda. Io spero di trovarla scarica o rotta o bruciata da un piromane tuttavia cammino baldanzosa accanto a lei che reca in mano due maledette bustine.
Do un'occhio alle bustine penzolanti. Oscillano minacciose. Son pien di fogliame verde tritato, arbusti sminuzzati e radici essiccate. Mi sembra anche di vedere delle spine che fuoriescono dal sacchettino. La mia gola si prepara alla difesa issando le mucose, come fa il gatto col pelo quando sente una minaccia che incombe. fffffffffffffffff
Prepariamo la tisana. Pucciamo la bustina. Acqua calda. Zucchero e palettina. Rientriamo in ufficio ciascuna col suo bicchierino in mano. Percorro il corridoio facendo attenzione a non versarmi la tisana sulla mano. Potrebbe corrodermela. Il corridoio è lunghissimo. Dead Tengi Walking.
Una volta sedute, lei beve. Io la imito. Do una toccatina di lingua e non sento nulla. Vuoi che una volta tanto sto pastrocchio sia buono o almeno non sappia da nulla? Volesse il cielo.
Non so nemmeno quale debba essere il gusto potenziale di questa sbobba. Qualcosa alle erbe, al finocchio, alla radice di mirto equadoriano, con un po' di pepe o peperoncino, chi si ricorda.
Qualcosa di piccante c'è di sicuro, la scritta sulla scatola lo promette a lettere cubitali. Fanno tanto figo le tisane un po' piccanti. Vanno di moda. Si, perchè si sa che la roba piccante è afrodisiaca. Come se appena bevuta la tisana dovessimo tutti attaccare a trombare come ricci tra di noi, pervasi da un'improvvisa ebbrezza erotica che ci scuote le viscere e che contagia tutto l'ufficio, sino ai piani alti. Segretarie che si spogliano, dirigenti che ballano il Limbo, operai sexy che fanno lo spogliarello, pantaloni con le pinces che volano a gambe larghe, occhiali rotti, capelli spettinati, documenti lanciati per aria, presentazioni che fanno da tappeto a orgiastiche sessioni plenarie, stampanti impazzite di piacere, amplessi in sala server, rubinetti aperti e acqua dappertutto, rapporti multipli in apnea, gruppo di continuità in tilt orgasmico, servizi interrotti, giù tutti i siti dei clienti, telefoni che squillano sotto le chiappe noncuranti degli impiegati, messaggi di errore che non caga nessuno, schermata blu con la scritta service not available - ce la stiamo spassando riprovate tra qualche ora.
Non succede mai. Ritorniamo a noi.
Insomma bevo.
Un sapore indescrivibile. Una faccia indescrivibile, la mia. Sento che potrebbe venirmi di tutto, anche la cagarella. Sto già male, perchè infierire?
Sa di cartone ondulato. Me l'aspettavo: tutte le tisane sanno di cartone. Hanno anche la consistenza del cartone. L'avrei versata nella pianta per vedere quanto tempo ci metteva a morire, guardandola negli occhi. Sa anche di bigbabol, e si espande in bocca come una gomma. E' mezza mentolata e mezza no, mezza aniciosa e mezza no. Non ha un gusto, ha centocinquanta gusti e nessuno c'entra un cazzo con l'altro. Li senti che fanno a botte sotto il tuo palato, e la povera lingua che non sa decidersi su chi debba prevalere. Le papille gustative del dolce che dicono "è vostra!", e quelle del salato che rispondono "no, è vostra perchè è dolciastra, anzi forse amara, si amara!!!" e quelle dell'amaro che dicono "fanculo sempre a noi le mandate quando non sapete decidervi, bastarde".
A tratti, un retrogusto di baccalà alle erbe. Con un qualcosa di pungente che rimanda all'odore di piedi di qualcuno, forse del felice contadino che pesta le erbe e pensa "bevetevi sta merda dell'altro mercato, stronzi occidentali". Dev'essere il tubero del bengala che guasta l'armonia dei sapori, si è lui.
Un sapore stomachevole. Un gusto ributtante. Sento anche le spine che mi tagliano la gola. Sento i peletti delle radici tra i denti. Mi viene da sputacchiare. E le radici che mettono radici nella mia bocca dove cresceranno piccole piante carnivore. Forse mi sbaglio, è solo allucinogena. Ecco che parte la paranoia da trip tisanico, la sento. Avrò l'espressione nauseata a vita. Nessuno vorrà più offrirmi da bere. Avrò l'alito da tisana a vita. Nessuno vorrà più baciarmi. Oddio ecco che fa effetto: sono verde in faccia. Ciò che era dentro è uscito fuori!
... (paranoia)
La collega posa il bicchiere e leccandosi le labbra dice queste si possono bere anche senza zucchero.
Eh, certo, lo zucchero le ammazza.
Ti venisse.

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Di Tengi |

14 Commenti:

  Alle 10:38 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
prriiimaaaaa... cmq quand'ero piccola mia madre mi dava da bere una tisana agghicciante lassativa all'erba senna... quella si che era una tortura

LaVale
  Alle 10:40 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
hihihi
secondo me le tisane in ufficio non rendono giustizia perchè l'acqua in cui le infondi non è sufficiente e poi il bicchiere di plastica fa schifo. Inoltre bisognerebbe lasciarle decantare un attimo, se le bevi proprio bollenti non senti il sapore...

Ad ogni modo con l'influenza mia moglie mi fa sempre l'infuso di Zenzero (appena grattato), ti assicuro che potrebbe anche svegliare i morti, dire piccante è un eufemismo...
Però sembra funzionare
  Alle 10:46 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
greenkey: sembra funzionare nel senso dei simpatici effettici afrodisiaci?
se si, consigliare nome e marca prego
  Alle 12:01 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Tengi ma che t'importa se in tanti si chiedono il nome del tuo pusher?...evidentemente il loro non sa fare molto bene il suo lavoro...e poi, da che mondo e mondo, nel bene o nel male, si sa: L'IMPORTANTE E' CHE SE NE PARLI!
E comunque le tisane hanno un' unica sola ragione d'esistere: d'inverno, la sera, dopo cena, davanti la tv, dietro il camino e di fianco...il cesso...non si sa mai! Povere le papille dell'amaro, me le immagino un pò come tutti quei bizzarri personaggi de " Alla scoperta del corpo umano ", ti ricordi?
  Alle 12:30 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ma una buona tisanina alla fragolina di bosco no eh?? Io bevo solo quelle alla frutta, tipo mora, mirtillo...quelle alle erbe le detesto, o sono amare o sembra di bere acqua sporca!!!
  Alle 12:40 PM Blogger Atipica ha fatto una pausa per dire:
Questo post è un capolavoro, mi sto ancora tenendo la pancia dalle risate. Un consiglio:diffida di quelle che bevono una tisana che sa di cartone senza zucchero. Scommetto che a pranzo mangia cavolo bollito senz'olio. La salute prima di tutto, la linea prima della salute. Oddio mi sento male...;-)
  Alle 1:00 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Vaffanculo.

Adesso ogni tisana che mi bevo mi immaginerò le radici della pianta carnivora.
  Alle 2:18 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Tengi,

complimenti...scrivi veramente bene...mi sono immedesimato troppo nella situazione...
Comunque la prossima volta prendi uno zerinol effervescente!!!
Baci
Brian
  Alle 3:04 PM Blogger Robba12 ha fatto una pausa per dire:
Uffi, ma quando è che ti decidi a candidarti ????
  Alle 3:32 PM Blogger Robba12 ha fatto una pausa per dire:
facile, mi mandi una fotina e quando si aprono le votazioni vediamo un po' se c'è qualcuno che ha il coraggio di votarti ;-)))))))))
  Alle 3:38 PM Blogger Robba12 ha fatto una pausa per dire:
Macchè, se mi mandi un reggiseno ti voto solo io e mica vinci no ? :-)))))))))))) devi mandare una foto in cui esprimi il tuo carisma e fascino...poi saranno i lettori a votarti, quindi non vale far la gattamorta ;-)))))))))))))))))
  Alle 3:50 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Oddio, come ci sentiamo banali! Con una tazzina di caffè fumante e zuccherato in mano...
  Alle 9:03 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
... insomma, se ho ben capito la tisana che ti ha offerto il collega non ti è piaciuta!!! ;)
  Alle 11:43 PM Blogger Eddie ha fatto una pausa per dire:
Semplicemente mitico questo post!!!