domenica 3 giugno 2007

Parrucchiere per Signora

Un sabato ogni tanto, diciamo quando mi accorgo di avere in testa un salice piangente, mi reco dal parrucchiere.
Recarsi dal parrucchiere, per noi donne stupende che superata la soglia dei 25 capiamo che la sola farina del nostro sacco non basta a farci sentire belle ed apprezzate, è un appuntamento fisso cui attendere con devozione quasi religiosa. Perchè sappiamo che uscite dal parrucchiere staremo meglio con noi stesse. Perchè ci sentiremo estremamente più fighe. E di fatto, lo saremo.

Ecco, io oggi vorrei parlarne un po' con voi, care compagne di bigodini, di quanto sia difficile per noi donne trovare il parrucchiere giusto.
Il parrucchiere giusto è una summa di qualità che difficilmente sono presenti in un'unica persona. Innanzitutto è colui che ci sa capire. Deve essere in grado di dar forma e colore ai nostri più reconditi desideri, per quanto insensati essi siano. Non deve perciò tentare di dissuaderci se gli chiediamo tagli o acconciature in palese contrasto coi tratti del nostro bellissimo viso (ad. esempio allisciate di capello su visi già lunghi come quelli di Modigliani, opure mechès biondissime su carnagione già lattiginosa ad inevitabile effetto Ilona Staller, o ancora richieste di frangettone pesantissimo su volto già bruttissimo con tanto di naso da attrice almodovariana ecc...). Insomma non deve protestare. Deve farlo. E deve farlo bene. E se noi gli ordianimo "una spuntatina" deve tagliare poco, anzi pochisssimissimo, al limite facendo solo finta e tirando qualche sforbiciata a vuoto, perchè si sa che noi poi andiamo a controllare ciò che rimane sul pavimento per vedere se è stato di parola.
E poi il parrucchiere giusto deve esercitare in un negozio allegro ma non frivolo, familiare ma allo stesso tempo giovanile, frizzante e colorato ma comunque sereno e riposante, in un contesto che sia dinamico ma non frenetico... insomma, casa nostra.
E poi deve saper parlare con noi, intrattenerci, coccolarci, e alla fine mandarci a casa con un "sei stupenda tesoro", Ma che non suoni da leccaculo, perchè noi ce ne accorgeremmo e non torneremmo mai più. Siamo mica sceme, noi.
E poi deve essere all'avanguardia. Deve fare tagli giovani. Ma non troppo. Deve essere un misto tra il "parrucchiere per signora" che concia tutte con la cofana da matrimonio d'ordinanza, e il parruchiere modaiolo e gayissimo che costa un occhio della testa.
E un deciso no, no, e ancora no, alle catene in franchising. Quei posti spersonalizzanti, dove si lavora come in catena di montaggio, dove decine di ragazzetti appena usciti dalla scuola per tosatori di cani si permettono di metterti le mani in testa masticando ciunghe al sapore di uva. Orrore!!!
Noi donne fantastiche insomma abbiamo bisogno di spendere poco e sentirci a casa. Ma senza restare a casa, se possibile.

Ebbene. Crepate di invidia. Io un parrucchiere così l'ho trovato.
Oddio, non è esattamente così. Ma per molte ragioni non riesco a fare a meno di lui. E' lui, il mio uomo, il mio parrucchiere.
Uno che ha capito che noi donne non bisogna assecondarci, col rischio di beccarsi delle parole perchè quello che ha fatto non è quello che volevano (e di fatto non lo sarà mai), ma bacchettarci senza pietà. Insultarci, farci sentire un po' cretine anche. E noi lo adoreremo. E infatti io lo adoro.
Quando entro nel negozio sento il suo sguardo severo su di me. So che mi sta guardando per capire se l’ho tradito ("chi ti ha fatto questo taglio orribile? zoccola.") Maschio, sui 40 anni, magnetici occhi azzuri. Affascinante. Sposato. Sospetto gay. Ama l'opera ed impugna le forbici con grazia a dir poco sospetta, ma parla sempre delle donne che si è trombato. E' leggiadro ma pelosissimo, è dolce ma anche maschio, ha una voce vellutata ma con virile accento del sud. E' l'uomo perfetto. Forse è bisessuale. E questo me lo rende ancora più attraente. Perchè tutte le donne hanno la sindrome della crocerossina.
In negozio ci sono delle sue foto da giovane con improbabili capelli anni ‘80. All'epoca, erano capelli da urlo. Perchè lui non poteva non sapere che cosa fosse meglio per sè. E ora che è più maturo, ha raggiunto il nirvana di tutti i tagli di capelli. Ovvero, è rasato. Direte, bella forza. E invece no. Perchè la sua rasatura è talmente curata, che il suo essere un non-taglio la rende comunque un taglio - il taglio più cool che ci sia. L'ultima volta ho notato che si era rasato ancora più corto. La misura ideale. Gli stava benissimo. Per poco non svenivo.

Io non oso mai proporgli qualcosa per i miei capelli. Lascio sempre fare a lui. E così quando gli dico taglia e lui taglia sul serio, tantissimissimo, soffro felice e non mi lamento. Puro masochismo. Abbasso la testa, guardo i tranci di capelli per terra, alzo lo sguardo implorante e lo vedo lì, che mi sovrasta col suo sguardo magnetico e beffardo, con in mano un paio di affilatissime forbici con la punta svettante verso il cielo, e un ghigno da bastardo. Non posso fare a meno di dire: "si, hai fatto bene. sono bellissima. e sono tua. per sempre. ma dimmi almeno una parola gentile. fammi sentire unica."
Lui non dice mai nulla. E proprio quando mi stanco di aspettare e comincio a pensare "io non ci torno qui, questo stronzo non è abbastanza deferente, non mi solletica l'amor proprio per non dire qualcos'altro, mi fa sentire una delle tante, per di più brutta", ecco che lui se ne esce con la parola giusta. Niente di banale, che noi donne siamo mica sceme. La parola che ti fa sentire una sua creatura. Che ti fa sentire bellissima. Oppure fa quella cosa di avvicinarsi a te col corpo con la scusa di tagliarti un ciuffetto particolarmente inaccessibile, e di quella via ti appoggia il bacino al braccio, facendoti sentire la sua prorompente mascolinità. E tu ne vorresti ancora, ma proprio quando stai per muovere un po’ il braccio per sentire, finalmente, di cosa si tratta, ecco che lui si sposta per lavorare sulla nuca, lasciandoti nelle disperazione.
E’ un rapporto fatto così. Non finirà mai. Perchè senza di lui ormai non posso più vivere.

- Non ci provare neanche a farti sfilare i capelli da qualcun'altro, puttanella. Lo sai, ti concerebbe come una scopa di saggina. E tu torneresti da me piangendo sotto una testa orribile. Saresti uno spettacolo pietoso. E non è detto che io allora troverò un buco in cui infilarti il sabato pomeriggio. Abbiamo molto da fare qui. Non c'è posto per le zoccolette come te.
- Ah! ah! ah! Sei solo uno stronzo narcisista. La mia autostima non dipende certo da te, cosa credi!!! Ne trovo mille che mi fanno le mechès meglio di te! Non ho bisogno certo di un uomo che sa solo insult ... che fai? Che fai!? No! Ti prego, non cancellare l'appuntamento per il mese prossimo! Ti chiedo scusa! Perdonami. sono solo una piccola, stupida donna... ti scongiuro... non vedi che i miei bellissimi occhi sono pieni di lacrime? Ti prego, ripensaci. Ma perchè? Perchè mi tratti così??? Io ti amo...

...perchè quando un uomo ci prende di testa, è finita.
Come per gli uomini, così per i parrucchieri: corriamo dietro ai più bastardi.

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Di Tengi |

14 Commenti:

  Alle 8:19 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
simpatico post!!
Io non vado dal parrucchiere. Sfrutto una mia cara amica e il mio ragazzo. E devo dire che oltre che bravi hanno una pazienza termenda... arrivo agli insulti a volte.
Dio che scene. Poveracci.
  Alle 11:42 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
io vado di macchinetta, veloce e pratica.
mai portato i capelli lunghi, lunghetti, a sbalzo e col ciuffo.
;)
ge
  Alle 12:20 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Quando ho letto il post ho pensato: "qualcuno deve avermi letto nel pensiero..."
Complimenti! Credo che tu abbia espresso con grande eleganza ciò che tutte le trentenni e ultratrentenni vivono settimanalmente.....
  Alle 12:20 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
e meno male che non siete sceme, se no... :p
(anch'io di macchinetta, cmq)
  Alle 12:58 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Mi fai morire Tengi, sei un mitoooo!!!!!!!!!
  Alle 2:41 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
io sono vittima di una maledizione: ho una parrucchiera in famiglia, se cambio se ne accorge e sono cazzi! ma è stata una liberazione quando ho osato farmi anche solo la piega da un'altra parte...
  Alle 2:54 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
non siamo sceme no!
:-)
  Alle 3:35 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Barbiere. Da uomo. 18 euro taglio e piega. Piega senza tanti riccioloni e senza quel gonfiore là in cima alla testa, dietro, che ti fanno le commesse con quelle spazzolone rotonde con diametro dieci centimetri che sui miei capelli lunghezza sette centimetri fanno tanto anni spaventapasseri Sessanta. Asciugatura veloce e spettinata finale, che sembra quasi che non ci sia stata, dal parrucchiere. Perchè è così, no? Una va dal parrucchiere e vuole uscire immensamente migliorata ma che nessuno veda che c'è stata.
L'unico problema è che il mio è un barbiere filosofo. Parla della vita, della morte, dell'alidà, della malattia, del perchp siamo in questo mondo, del come la bicicletta (mountain bike) migliora l'esistenza umana, e del perchè io ho una rosa che prizza in su in cima alla testa, e lui invece è pelato. Dipende da come lavora il cervello, ma è undiscorso assai lungo...
  Alle 4:30 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
No Annalisa, se vai dal parrucchier e quando esci sembra che non ci sia stata, c'è qualcosa di sbagliato!
Cambiare, subito!
E spendere, un pochino di più, purtroppo!
Ma come fa un barbiere da uomo ad acconciare una donna? Non è eticamente scorretto?
  Alle 4:16 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Concordo con Annalisa,le uniche due volte sono andata a farmi tagliare i capelli fuori casa è stato da un barbiere. Rapido, economico e senza gel,spray,lacca
E.
  Alle 6:19 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Nella mia vita precedente andavo anche io dal barbiere (ma perché si dice ancora barbiere? C'è davvero ancora qualcuno che si fa tagliare la barba?)

Poi son partito militare e per l'occasione mi sono ritualmente rasato da solo come i guerrieri siùcs. Al Car pensavano che avessi il cancro da come li avevo tagliati male.

Poi mia sorella ha fatto il corso per parrucchiere e me li tagliava lei.

Poi ho smesso di tagliarli. Ora sono conosciuto come l'uomo lupo.

No, ho un più prosaico codino. Quando la lunghezza si avvicina all'equivoca soglia gay anni '80 prendo e do un taglio deciso.

Così rientro nella soglia gay anni '90.
  Alle 12:31 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
domi, hai il codino? oddio che codino, fatto come?
sfrangia un po' e avvicinati all'equivoca soglia gay anni duemila, ti prego...
baci
  Alle 3:12 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
molto intiresno, grazie
  Alle 3:14 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
good start