mercoledì 11 aprile 2007

Gruppo Vacanze Piemonte

Ebbene si: anche io mi sono lasciata sedurre dalla gita organizzata all inclusive, seppure per una sola mattinata. Banco di Prova dell'esperienza: la città di Toledo. Piacevole e disimpegnato diversivo incastonato in mezzo ai cinque giorni di gita fai-da-te nella città di Madrid, pasquale boccata d'aria extra-ufficio, extra-moenia, e anche extra-me.
Una volta ogni tanto del resto, è umano lasciar da parte snobismo e scetticismo metropolitani e prendere parte ad una gita da Gruppo Vacanze Piemonte, quelle in cui il turista viene prelevato e accompagnato, viene scortato e reso edotto, viene parlato, raccontato, nutrito e caffettato, viene riaccompagnato e salutato. La sua unica preoccupazione deve essere quella insomma di centrare il buco della tazza, quando esortato a liberarsi.
Abbandonato l'orgoglio del "io sono la mia guida, la mia cartina, la mia enciclopedia", ecco che mi ritrovo all'interno di un nutrito gruppo di partecipanti armati di cappellini e fotocamere. La rosa degli auto-selezionati dalla pigrizia comprendeva i migliori esemplari delle principali categorie turistiche.
La famiglia giapponese. In fila per tre col resto di zero. Zampettano zelanti dietro la guida. Odio lui che rapidissimo alza il braccio come fosse una katana quando la guida chiede se c'è qualcuno che parla inglese, e lo odio ancor di più quando annuisce come un soldatino ad ogni singola parola di spiegazione. Odio la moglie e l'indifferenza sciatta con cui abbina una tuta da casalinga del Maine con una borsa di Vuitton del costo di millecinquecento Euro suppergiù.
Madre e figlia anglosassoni. Alte e indipendenti, jeans e zaino sulle spalle, uno a testa, perchè ognuna porta il suo fardello ed è bene che la ragazza lo impari presto che il nido è fatto per essere abbandonato. Entrambe rigorosamente con sandalo senza calze. E fa un freddo becco.
La famiglia di Roma. Ahò na volta questa era tutta 'na colonia romana. Ebbene si. Noi ragazze del Nord amiamo l'accento romano. I romani del gruppo sembrano svagati, eppure seguono tutte le spiegazioni. Il padre si informa sul prezzo delle spade. E in un negozio di Damaschino (oggetti tipici di acciaio lavorati con fili d'oro, tipicamente piatti) non si vergogna a domandare "Che c'avete 'na scacchiera?"
Le tre signore napoletane. Probabilmente tre insegnanti. Una delle tre in pullmann non fa altro che giocare col telefonino, inframmezzando gli schemi a tetris con telefonate da e per Napoli. Il tutto commentato ad alta voce con le amiche, per la gioia di chi cerca di carpire l'anno in cui Toledo cessa di essere capitale della Spagna: "Dice Isabella che ci sta 'nu sole esaggerato!". Una delle amiche , per dare una mano a Madre Natura che le ha fatto un labbro superiore troppo sottile rispetto a quello inferiore, ama rimarcarne ed estenderne il confine fino quasi al Territorio del Naso avvalendosi di gommoso e lucido rossetto color fuksia. Tutte e tre col capello fresco di Parrucchiere, anzi, di Peluqueria.
Moderne maschere del turismo. Commedia dell'arte de' nostri tempi. Mancava forse solo il meneghino, il bauscia milanese.
La nostra guida: una novella Carmen Maura nella versione grottesca de "La Comunidad". Usa due dita rivolte al cielo per indicarci la via - per il resto, chi si perde è fottuto- e fuma ogni sigaretta come se fosse l'ultima. A ragione, ritiene che sia peccato mortale l'uso del flash stampato sui dipinti de El Greco e punisce tutta la classe per l'errore di un singolo, obbligando il gregge ad uscire dalla stanza del museo in fretta e furia.
E di qui, spiegazioni di monumenti, storia, personaggi, quadri e paesaggi, un po' ridotte allo stile curiosità, allo "Strano ma vero" della Settimana Enigmistica, se vogliamo proprio muovere un appunto (il quarto personaggio da destra è il pittore medesimo, mentre l'uso del rosso deriva dalla scuola italiana).
Tuttavia, sono forse le curiosità quelle che rimangono impresse nella nostra testona di turisti. Tutta quella storia e quell'arte devo senz'altro averla già percorsa sui banchi di scuola, calcandoci sopra con righello e penna. Eppure, che cosa ricordo? Nulla, o poco. Si tratta di analfabetismo storico-culturale di ritorno? O solo soffitte della memoria da rispolverare? O forse un pretesto per vedere le cose in un modo diverso, che non sia suddiviso in paragrafi? La risposta - forse - nelle prossime puntate.

Certo avrei quasi voglia di sfogliare di nuovo l'Argan, il temutissimo libro di storia dell'arte. Chi ci ha studiato sopra sa cosa vuol dire non capire nulla di un quadro. E non capire nulla delle parole usate per farti capire il quadro.

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Di Tengi |

17 Commenti:

  Alle 10:10 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Tengi, stai invecchiando. Da te, giuro, non me lo sarei mai aspettato.

A quando la gita a Voghera con vendita delle pentole inclusa?
  Alle 10:14 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
capirai, per mezza giornata...
  Alle 10:55 AM Blogger Ranmaz ha fatto una pausa per dire:
Beh, dai.. meglio della mia di vacanza...
  Alle 11:10 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Bhè... se essere alternativi per davvero è essere normali, cara Tengi, ci sei riuscita. Poverini: loro non sapevano che tra loro c'era qualcuno che li guardava con occhio diverso. L'occhio dell'Autore. L'onda libera dei pensieri in questo scritto. Divertente. Lo scritto. Ma la gitarella sociale? Forse un pò meno. Mi vien da pensare: meno male che io ho lavorato...
  Alle 12:33 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Comunque sono sicuro che uno dei tuoi compagni di gita abbia un blog e che su questo blog abbia aggiunto un post questa mattina (o ieri) in cui commentava i vari strani personaggi del tour.

Chissà come ti ha definito.
Si accettano suggerimenti.

Io propongo:
La stronzetta di Milano
  Alle 12:53 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Chissà quanto avrà speso l'insegnante per quelle telefonate a Napoli...
Io avevo l'Adorno al liceo, era fatto molto bene.
Buon ritorno al lavoro!!
  Alle 12:56 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
eheh Nuova linfa al mio antigitismo congenito! :)
  Alle 1:31 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Eh! come sei acida !
Quando viaggi, oltre alla Lonely Planet, porta una confezione di fermenti lattici :-)))
Ti suggerisco un po di Bifidus Essensis (quello dello yoghurt Activia della Danone).
Dicono che sia un discreto lassativo.
Perche' non c'è niente di meglio di una bella 'evaquazione'.
Dopo ci si sente rinati e decisamente piu' rilassati con se stessi e il mondo che ci circonda.
  Alle 1:45 PM Blogger Robba12 ha fatto una pausa per dire:
Come non la senti ? e poi che c'è che non va ?
  Alle 2:33 PM Blogger MOZ ha fatto una pausa per dire:
LCL, io propongo "l'alcolista anonima". ;)
  Alle 2:34 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
moz ma... che idea hai di me??? :-)
  Alle 4:09 PM Blogger MOZ ha fatto una pausa per dire:
Hai ragione: meglio "l'alcolista blogger". :DDDD

E comunque, sempre meglio di "stronzetta", no? ;)
  Alle 5:13 PM Blogger cinas ha fatto una pausa per dire:
essì, l'argan. allora era difficilotto, da capire.
ma a toledo si va senza gruppo organizzato, dai.
  Alle 7:40 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ah, l'Argan! Ce l'ho ancora! Ma avevo anche la mitica professoressa Lombardo, e l'Argan lo studiavamo piu' di latino o greco.
E Toledo? Sei andata in piazza de Zocodover? Ci hanno bruciato il povero Sigismondo Arquer, nel 1571.
  Alle 9:25 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
non parlarmi di turisti, li odio tutti :D
  Alle 3:20 PM Blogger Atipica ha fatto una pausa per dire:
Io c'avevo l'Argan... e infatti in storia dell'arte sono ignorante come una cucuzza, ahimè. Bellissimo il quadretto dei turisti...
  Alle 5:52 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
E come avrebbe detto QuattrOcchi se fosse stato presente:
" Io oOOdio l'accento romano..."