giovedì 15 marzo 2007
Un presidente operaio
Tutte le mattine, o quasi, il nostro Amministratore Delegato prende la navetta aziendale insieme a noi.
Lo vediamo arrivare da lontano, Lui, Figlio del Grande Burattinaio che tutto regge e tutto sa, mentre percorre con passo leggero la lunga banchina della metropolitana. Lui, che si è fatto Uomo allo scopo di scendere in mezzo a noi, sue percorelle smarrite, a indicarci la via.
E insolitamente sale sulla navetta, si siede vicino a noi, apre il giornale; e noi con stupore notiamo che le sue mani hanno vene, i suoi capelli hanno morbide increspature, il suo corpo ha consistenza materiale.
O gioia, o gaudio!
E quando c'è Lui nella navetta regna un'insolita ilarità: ciascun sottoposto si sente in obbligo di mostrarsi allegro e gioviale, si sente in obbligo di scherzare col compagno, alzando la voce. A dimostrare che il mondo che Lui ha creato per noi e nel quale noi viviamo, triboliamo, soffriamo e amiamo, è davvero ciò che sognavamo, l'Eden, la Terra Promessa.
Proprio ieri Lui ci ha raccontato la Parabola del pilota d'aereo.
Lui era seduto in mezzo a noi, e ha notato come la navetta fosse piena di impiegati, tanto che un paio di noi, contravvenendo alle regole di sicurezza, hanno dovuto sedersi per terra. Vedendo ciò, Lui ha rammentato un episodio della sua vita quando, da giovane, amava volare su piccoli bimotori. Durante uno di questi voli, vi erano delle persone costrette a sedere per terra. Alla fine del viaggio Lui scoprì che uno di questi uomini seduti per terra era proprio il pilota dell'aereo. Alla Sua preoccupazione per il fatto che proprio il pilota non fosse al suo posto, il pilota rispose con queste parole: "Ho lasciato il posto al mio secondo, affinchè impari a pilotare l'aereo senza di me al suo fianco."
Tutti noi Discepoli abbiamo annuito dopo aver udito questa parabola, perchè è cosa buona e giusta.
Eppure io, discepola di poca fede, so di avere il cuore colmo di dubbi.
O mio Maestro, mostrami la strada.
Il mio animo è angosciato, perchè ciò che osservo ogni giorno nel mondo che Tu hai creato per me mi porta a credere che in verità, ora e forse per sempre, di solo pane viva l'Uomo.
Etichette: Ufficio Tengi
17 Commenti:
beh se il vero pilota era seduto non al suo posto, significa che il tuo AD in realtà si trova in un ruolo non suo e il tuo collega seduto in terra è il vero capo. come nel film svedere "il grande capo" dove il vero capo si nasconde fingendosi dipendente! non ci sono più i capi di una volta che per farsi riconoscere hanno l'uorologio sul polsino!
Stacci attenta, da buon Lup Man avrà anche lui la poltrona in pelle umana e l'acquario per gli eletti...prepara il bikini ;)))))
eus: sono alle cozze, dici?
mannaggia: grazie per l'interpretazione della parabola, era un po' criptica, in effetti.
capitano: "Direttore, vedo che la manca la triglia: posso?"
mannaggia: grazie per l'interpretazione della parabola, era un po' criptica, in effetti.
capitano: "Direttore, vedo che la manca la triglia: posso?"
Cara Tengi qui si sta andando verso la saga fantozziana.
Avete anche il Calboni di turno ("Puccettone"), quello che in cordata si dava tante 'arie' ?
Magari il vostro Lup.Mann. gioca al casino' ? Chi sarà l'eletto ad accompagnarlo ?
E il Folagra ? Esiste anche da voi ?
Ciao Tengi / Sig.na Silvani
Avete anche il Calboni di turno ("Puccettone"), quello che in cordata si dava tante 'arie' ?
Magari il vostro Lup.Mann. gioca al casino' ? Chi sarà l'eletto ad accompagnarlo ?
E il Folagra ? Esiste anche da voi ?
Ciao Tengi / Sig.na Silvani
Son molto meglio della Silvani, almeno quello.
Anche noi abbiamo un sport preferito dalla Direzione, qui. Sport da vecchi, cui credo che non giocherò mai.
Anche noi abbiamo un sport preferito dalla Direzione, qui. Sport da vecchi, cui credo che non giocherò mai.
Ma guarda che la Sig.na Silvani aveva il suo bel fascino :-)))
Comunque è vero. Le scene che hai descritto sono comuni a moltissime aziende.
La presenza dei capi in certe situazioni porta alla luce lo 'zerbino' che è insito nel dipendente (meglio conosciuto come zerbinismo).
La cosa piu' triste è che di solito la carriera è proporzionale alla quota di 'zerbinaggine' del dipendente.
Dopo l'effetto C, ecco l'effetto 'Z' :-)))
Comunque è vero. Le scene che hai descritto sono comuni a moltissime aziende.
La presenza dei capi in certe situazioni porta alla luce lo 'zerbino' che è insito nel dipendente (meglio conosciuto come zerbinismo).
La cosa piu' triste è che di solito la carriera è proporzionale alla quota di 'zerbinaggine' del dipendente.
Dopo l'effetto C, ecco l'effetto 'Z' :-)))
Ohmiodddio!!
Tengi...ma da che pianeta viene questo qui???
Tengi...ma da che pianeta viene questo qui???
Il vostro amministratore delegato prende la navetta con voi comuni mortali?????????????? Davvero??!!!???
Oh sommo Amministratore Delegato, grazie di esistere.
Amen (in ginocchio)
Amen (in ginocchio)
Per Annalisa (se oggi passa di qui): grazie della segnalazione su PersonalitàConfusa. Baci
sbuff che stress ste reunion con i capi.
anch'io certe volte alla pausa caffè, col grande boss, devo fingermi simpaticissimo e sempre pronto a cogliere ironie e battute.
du' palle!!!
ge
anch'io certe volte alla pausa caffè, col grande boss, devo fingermi simpaticissimo e sempre pronto a cogliere ironie e battute.
du' palle!!!
ge
Buon'anima d'uomo...come minimo non avrà la patente e il padre, per punizione, gli avrà negato l'autista personale anzichè sculacciargli il sederino (eh, sì: perchè poi gli si arrossa!)
A questo punto sono sicuro. Devi scrivere il libro "Pezzidufficio", sarà sicuramente un successone.
È talmente divertente e allo stesso tempo talmente reale quello che scrivi che non potrà essere altrimenti.
È talmente divertente e allo stesso tempo talmente reale quello che scrivi che non potrà essere altrimenti.
Mumble mumble mumble...
@tengi:
1) prego, è stato un piacere/dovere;
2)Un libro è obbligatorio
1) prego, è stato un piacere/dovere;
2)Un libro è obbligatorio
crisi mistica? ;)
Piuttosto crea una setta agnostica nell'ufficio :-)
Baci mistici