giovedì 18 ottobre 2007
Faccio serata
Tra le espressioni più odiose dell'idioma di stampo nordico rientra senz'altro, a parere mio, l'espressione fare serata.
"Faccio serata" è il manifesto del disimpegno, del divertimento incurante, dell'aria di sufficienza dietro il bicchiere di spritz in un bar figo della provincia, della noia che taglia le gambe.
"Faccio serata" si porta dietro un mondo fatto di racconti distratti di settimane bianche, di sguardi sfuggenti di chi non fissa eppure nota tutto, le gambe grosse, il culo largo, quei brutti stivali, la tipa che lavora da Intimissimi.
"Faccio serata" sono ore e ore in piedi, uno spritz e poi un mojito e poi una sambuca e poi un altro mojito col maracuja, facciamo un giro con la macchina, c'è l'inaugurazione di quel locale là, il giubbotto di pelle nuovo, la pelle che tira per la lampada appena fatta, le tipe che non te la danno.
"Faccio serata" si porta sempre dietro la macchina sotto il culo, anche col centro chiuso al traffico, il bancomat dove prelevare cinquanta euro, lascia faccio io che tanto devo cambiare i soldi, la multa per divieto di sosta, il rientro alle 12.45 che domani si lavora, l'ultimo giro di chupito.
"Faccio serata" è portarsi dietro il cane di grossa taglia con un guinzaglio di corda grezza costato 57 Euro.
"Faccio serata" è smessaggiare a raffica quando non sai che cazzo fare, è telefonare col gomito alto in mezzo alla piazza.
"Faccio serata" è far finta che arrivi direttamente dal lavoro senza essere passato da casa e invece da casa ci sei passato eccome, ti sei lavato e cambiato e pure messo il profumo. La barba no, però, dai.
"Faccio serata" è annunciare che nei paesi del nord europa anche se hanno serata da fare si vestono sgrausi lo stesso, beati loro, e quando fanno serata vanno in giro in bici così bevono come spugne e dopo aver fatto serata vanno a casa belli pieni e sicuri su due ruote.
"Faccio serata" vorrebbe tanto significare finisco a casa con una, sai che storia, o almeno a limonare dentro un portone, però qui è pieno di fighette che se la tirano, che merda.
"Faccio serata" è sperare di trovare quel tipo là che martedì scorso abbiamo parlato che in questo locale io ci vengo da due mesi e non è per niente male perché c'è bella gente e in vacanza vado sul mar rosso dieci giorni.
"Faccio serata" può andare a finire che mi do' di gomito con l'amico perchè dopo aver fatto serata al locale accompagno lei con la macchina fin sotto casa e però la saluto facendo finta che ho sonno son stanco ho un lavoro da terminare e si, ciao, resto sulle mie e va bene ci si becca domani sul messenger e non so che cazzo dirti.
Faccio serata corre sull'asfalto e sul pavè.
Faccio serata di solito non da' quasi mai di stomaco.
Faccio serata non ti sgualcisce la camicia.
Faccio serata non ti macchia i pantaloni.
Faccio serata non fa ridere manco se ti sforzi.
Faccio serata non trombi manco a piangere.
(anche su VeronaBlog)
Etichette: DiverTengi
27 Commenti:
« back home | Posta un commento
E se non fai serata ti vedono come una persona con problemi...
Stasera faccio serata con Tengi.
Lei però ancora non lo sa e guai a chi si azzarda a vuotare il sacco.
Lei però ancora non lo sa e guai a chi si azzarda a vuotare il sacco.
No, comunque io sto modo di dire non l'ho mai sentito oppure così poche volte da non averlo identificato come modo di dire.
Ciò fa di me un asociale o un sociale?
Ciò fa di me un asociale o un sociale?
Ieri stavo giusto discutendo con i colleghi (tanto per rimanere nel giusto mood) di questo tema.
Dopo alterchi e sputazzi vari se ne sono usciti con: allora ci vieni o no all'aperitivo?.
Fanculo Tenji (cioè, fanculo nel senso dell'esclamazione, non dell'offesa).
Non mi sono mai sentito così in sintonia con te.
Dopo alterchi e sputazzi vari se ne sono usciti con: allora ci vieni o no all'aperitivo?.
Fanculo Tenji (cioè, fanculo nel senso dell'esclamazione, non dell'offesa).
Non mi sono mai sentito così in sintonia con te.
allora una di queste sere ci si becca e si fa serata.
ma niente rock, eh.
il rock non fa serata, per niente.
ma niente rock, eh.
il rock non fa serata, per niente.
non l'avevo mai sentita in italiano, ma in francese si dice "HO una serata" per dire che la si fa. "J'ai une soirée". Ma avere una serata in effetti rende l'espressione meno noncurante. Più Chanel.
bella questa.
ma se mi dicono "ho una serata" io capisco un certo tipo di serata.
insomma, che c'è del movimento...
ma se mi dicono "ho una serata" io capisco un certo tipo di serata.
insomma, che c'è del movimento...
Faccio serata secondo me lo dite perchè al nord (a Milano a dire la verità) ci sono gli inventori della giornata d'ufficio che sfocia direttamente nell'uscita, il che produce uomini e donne che sono usciti di casa direttamente in tiro alle 8 del mattino e si aggiustano trucco e cravatta nei bagli dell'ufficio e alle 18:59 mi sono già nel localetto vestiti come in banca.
Noantri a Roma prima passamo a casa, se damo na sistemata e magari
sgranocchiamo qualcosa, poi si riesce, ma con grossa calma. Che a st'aperitivi alla milanese nse sa mai ne chi arriva puntuale nè che cazzo ce sta da magnà.
Noantri a Roma prima passamo a casa, se damo na sistemata e magari
sgranocchiamo qualcosa, poi si riesce, ma con grossa calma. Che a st'aperitivi alla milanese nse sa mai ne chi arriva puntuale nè che cazzo ce sta da magnà.
"resto fuori e faccio serata".
ma non solo a Milano, non più.
scusa a roma quindi all'aperitivo si conclude qualcosa?
ma non solo a Milano, non più.
scusa a roma quindi all'aperitivo si conclude qualcosa?
Adesso il concetto di "fare serata" mi e' chiaro.
Puoi fare un post simile per spiegare cosa vuol dire "sgrauso"?
Puoi fare un post simile per spiegare cosa vuol dire "sgrauso"?
sgrauso cio che è volutamente "non figo"
un po' sciatto, un po' sbrindellato, o come si dice a Verona, un po' "sgrendeno".
in generale, con moderazione, a me piace
un po' sciatto, un po' sbrindellato, o come si dice a Verona, un po' "sgrendeno".
in generale, con moderazione, a me piace
ATTENZIONE, ATTENZIONE, VI PREGO LEGGETE QUESTO, STANNO CERCANDO DI TOGLIERCI LA LIBERTA’ DI SCRIVERE QUELLO CHE CAZZO CI PARE SU INTERNET!
http://www.beppegrillo.it/2007/10/la_legge_levipr.html
http://www.beppegrillo.it/2007/10/la_legge_levipr.html
aiuto, che paura che m'hai fatto.
Me lo sentivo che 'sto faccio serata ci aveva un finale tragico ! ;-)
mah, è un'espressione che non uso e che non sento usare a dire il vero.
fra le varie oscenità nordiche questa mi manca.
ge
fra le varie oscenità nordiche questa mi manca.
ge
Ma... con chi mi esci ultimamente, Tengilla? :O
Il corrispettivo cool dell'aggettivo "sgrauso" è "nerdish"...
La prima volta che ho sentito l'espressione "fare serata", è stata per bocca di un'amica spagnola...
Il corrispettivo cool dell'aggettivo "sgrauso" è "nerdish"...
La prima volta che ho sentito l'espressione "fare serata", è stata per bocca di un'amica spagnola...
no sgrauso per me è diverso da nerdish, se permetti...
Dalle mie parti si dice sCrauso, non sgrauso.
Ma voi siete meridionali.
LCL
Ma voi siete meridionali.
LCL
noi chi, noi veneti?
Il Veneto è da sempre il Sud dell'Austria.
per non parlare di tutti quei cellulari come patacche sul tavolino, anche in pizzeria Tristezza, mi'.
Grazie... ;)
Mai sentito "faccio serata", e tanto meno sgrauso/scrauso.
Ma io sono di campagna.
E meridionale (per LCL)
Ma io sono di campagna.
E meridionale (per LCL)
ma se io vivendo nel profondissimo nord, praticamente quasi in svizzera, non ho mai sentito questa frase, come la mettiamo?
eh, sei fuori dal tunnellelle del divertimento
Scoperto questo blog da pochi giorni! Tengi, una corrente di empatia parte qui dalla mia scrivania per giungere alla tua! Qui a Roma io dico 'scrauso' (sinonimo: scamuffo) con la c, ma di solito dìcesi di oggetto, non di persona. Ciao, Cri
Innalziamo il livello culturale di questo post aggiungendo una nuova figura mitologica al "bestiario". Il "mollo" o "debole", è la nemesi, il nemico per eccellenza di noi "tipi da serata". Individuo dalla scarsa intraprendenza, camuffa la sua enorme pigrizia professando le sue idee anticonformiste.
Il bradipo quando, non nel suo habitat naturale, è costretto ad attivarsi ed uscire, tende a "tirare indietro", una sorta di triste assopimento totale, spesso dovuto al fatto che egli "non ha il fisico". Si tratta di un animale schivo e diffidente, dalla scarsa rilevanza sociale all'interno del branco, abituato alla vita pomeridiana sparisce totalmente nelle ore notturne.
Il bradipo quando, non nel suo habitat naturale, è costretto ad attivarsi ed uscire, tende a "tirare indietro", una sorta di triste assopimento totale, spesso dovuto al fatto che egli "non ha il fisico". Si tratta di un animale schivo e diffidente, dalla scarsa rilevanza sociale all'interno del branco, abituato alla vita pomeridiana sparisce totalmente nelle ore notturne.