sabato 14 aprile 2007

Conseguenze del lavoro d'ufficio

Banchina della metro.
Arriva da lontano, e ad un primo sguardo tutto quadra in lui.
Impermeabile chiaro, capelli grigi, pantaloni, scarpe, valigetta portadocumenti.
Posa la valigetta per terra, di fronte a sè. La guarda. Fa un passo indietro continuando a guardarla. Un altro passo indietro e la valigetta è a un metro e mezzo di distanza. Alza la mano e se la porta davanti al naso. Si accarezza il setto nasale. Si accomoda l'impermeabile alzando l'altra spalla, la destra, come se il paltò gli fosse scivolato all'indietro. Ma non gli è scivolato all'indietro. Di nuovo alza la mano e se la porta davanti al naso. Di nuovo alza la spalla destra. Si accarezza il naso sfregandolo tre volte ritmicamente: uno, due, tre. Alza la spalla destra la quale si porta dietro il braccio. Piega la testa di lato. Alza la mano. Sfrega il naso. Sfrega il naso. E sfrega il naso. A ritmo costante. Sfrega. Sfrega. Sfrega. Alza la spalla. A questo punto fa scattare la testa di lato, quasi a toccare la spalla. Quindi alza la spalla. E di nuovo scatto della testa. E alza la spalla. E scatto della testa. E ora insieme: spalla - testa, spalla - testa, spalla - testa. E quindi sfrega naso. Sfrega. Sfrega. Sfrega. La valigetta sempre là, immmobile. Intanto lui spalla-testa, sfrega, sfrega, sfrega. Tasta di lato, testa di lato, alza spalla, sfrega naso. Sfrega naso. Alza. Alza. Alza. Sfrega e blocca il braccio sinistro, quello della mano che sfrega, portandolo sotto il gomito destro. Il gomito destro si ribella e si alza. La mano destra lo segue e sfrega il naso al posto della sinistra. Inizia a sfregare di mano destra. Sfrega. Sfrega. Sfrega. E ora in contemporanea la spalla con l'aggiunta di scapola. In avanti. Uno. Due. Tre. Tac. Tac. Tac. Spalla-scapola, tac - tac. Testa di lato a toccare la spalla. Tic. Tic. Tic. Mano che sfrega. Sfrac. Sfrac. Sfrac.
Spallascapola. Tac. Tac. Tac.
Mano sfrega. Sfrac. Sfrac.
Testa piega. Tic. Tic.Tic.
Tac. Sfrac. Tic. Tac. Sfrac. Tic. Tac. Sfrac. Tac. Tic.
Buio.
Arriva la metro.
Tic.
Tac.
Sfrac.
Passo in avanti.
Passo in avanti.
Tac.
Tac.
Tic.
Raccoglie la valigetta.
Si trova con una mano impegnata.
Tac. (scatto attenuato dal peso della ventiquattro ore).
...
Tac.
Sfrac. (sfrega con la mano libera).
Tic. (entra nel vagone)
Tic- tic- tic- ti- ti- ti-ti (si guarda intorno in cerca di un posto libero).
Ta- ta- ta - tac!

Si chiudono le porte.

Etichette:

 
Di Tengi |

10 Commenti:

  Alle 10:22 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
chi è? il matto del metrò?
  Alle 3:58 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
... oppure solamente uno che ha lavorato troppo! PANICO! Quanti anni aveva? Diventeremo così anche noi? Terrifico!
  Alle 6:38 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
L'inventore del Ballo della valigetta...
;-*
  Alle 11:18 PM Blogger steff ha fatto una pausa per dire:
ha un DOC, poveraccio, tutta la sua vita sarà impregnata di questi comportamenti compulsivi.
però si può fare molto, se solo si facesse aiutare
  Alle 8:01 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Forse dovrebbe aiutarsi da solo, come ormai molti di noi fanno in questa porca città. Quanti di noi hanno comportamenti, abitudini e tic che, anche se non così frequenti e intensi, ci seguono nel corso delle nostre giornate? Quanti di noi, addirittura, si impasticcano con blandi o pesanti psicofarmaci? Non è arrivato il momento di pensarci seriamente e uscire da questo vortice di stress e finti obblighi in cui centrifughismo le nostre vite? Grazie a Tengi per averci rinfrescato la memoria e aperto un sipario sul nostro palco della vita...
  Alle 9:31 AM Blogger Ranmaz ha fatto una pausa per dire:
Non ero io ^^
  Alle 10:03 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
scusate ma chi è il pazzo schizzato e frenetico? l'uomo che è costretto a lavorare a questi ritmi o la città che impone ritmi e movimenti rituali?? proviamo a vedere i nostri tic come i tic di questa città.. e allora riusciremo a scappare prima che sia troppo tardiiiiiiiiiiiiiii
  Alle 1:12 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
hai incontrato il mio commercialista?
  Alle 4:31 PM Blogger Ubik ha fatto una pausa per dire:
Tengi ti lancio un'idea, se non l'hai ancora fatto, scrivi un bel post sui tic nervosi dei propri colleghi. Io stavo tutto il giorno a 50cm di distanza da un collega che a turno si mordeva la mano, poi si grattava la caviglia fino a farla sanguinare e poi tratteneva il fiato fino a soffocare. Nonostante tutto è ancora vivo, incredibile vero? Guardiamo se mi batti! :)
  Alle 7:42 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
no. non ti batto, casi umani del genere ancora non me ne sono capitati. escludendo me stessa, ovvio.