mercoledì 8 novembre 2006

Il suo nome era Narcoletti Gino

Il suo nome era
Narcoletti Gino
ma lo chiamavan drago
gli amici al bar del Giambellino
dicevan ch'era un mago.

In questa colorata sarabanda ch'è il mio ufficio, non poteva mancare il Narcoletti Gino.
Tipo tosto, il Narcoletti, milanese doc, e come posso non associarlo alla ballata di Gaber?
Io me lo vedo 30 anni fa il Narcoletti sulla Lambretta, che passava a prendere sottocasa la sua Marisa per andarsene al cinematografo o a passeggiare sui Navigli, quando ancora erano puliti al limite che ti ci potevi specchiare dentro...

Me lo vedo proprio... e ora?
Ora è tornato al bar, il Narcoletti Gino.
E' tornato in ufficio, qui da noi, dopo qualche mese di assenza e vent'anni in più sulle spalle.
Forse i suoi amici "quando parleran del Gino diran che è un tipo duro".
Forse, non lo so.
Io lo vedo con la coda dell'occhio. Sento il lieve sfrigolio del suo computer che macina dati. So che al momento non ha molto da fare qui in ufficio.

E ogni tanto vedo che gli ciondola la testa, al Narcoletti. Non so se si appisola per qualche istante o se dorme proprio. Lo capisco.
I pomeriggi sono lunghi qui, forse passavano più veloci, con gli amici, al Bar del Giambellino.

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Di Tengi |

1 Commenti:

  Alle 11:10 AM Blogger LCL ha fatto una pausa per dire:
Poetessa la nostra Tengi... toccante e emozionante.

Un blog di spessore, il nostro.
Eh, mica solo le mie stupidate!