martedì 22 maggio 2007

Ma che poppate d'Egitto!

Ricevo dal collega Ciccio una segnalazione relativa a questo articolo apparso ieri su Repubblica.it.
Gli esperti egiziani di diritto islamico, allo scopo di risolvere il problema di convivenza tra colleghi di sesso opposto negli uffici, hanno elaborato una fatwa, vale a dire una possibile risoluzione, sulla base della sharia, legge contenuta nel corano.
La suddetta fatwa prevede che alla donna in orario di lavoro sia concesso togliersi il velo, alzare la jallabia (il vestito che la copre dal collo alle caviglie), scoprirsi il seno e allattare il collega maschio. L'operazione, ripetuta 5 volte, è in grado di trasformare il compagno di lavoro in un membro della famiglia. Uno di quegli uomini che insieme a padri, fratelli e figli, può frequentare le donne a tu per tu, e senza le restrizioni imposte dalle "regole del pudore", restrizioni che limiterebbero o renederebbero difficoltosi i rapporti lavorativi.

Allora. Lo dico a Ciccio e a tutti. Non mi passate più notizie così che poi divento pazza per un giorno intero.
I redattori dei giornali onlàin la devono smettere di riportare le notizie senza preoccuparsi di avanzare una ipotesi di risposta alla prima delle domande che potrebbero insorgere ad un qualunque impiegato occidentale che legge l'articolo.

La domanda è: se la collega in questione non ha latte, che fa?
Ammettiamo che le impiegate egiziane siano tutte sposate. Ammettiamo che tutte prima o poi figlino, e anche in fretta. Diciamo che stanno a casa in maternità e poi tornano al lavoro. E lì allattano il collega che divide l'ufficio con loro. 5 volte. Bene, regolare. Si poppa allegramente. Poi il latte prima o poi finisce. Non so quando, non me ne intendo, ma prima o poi finisce. Mettiamo che un bel giorno, a latte ultimato, il collega allattato decide di licenziarsi perchè ha trovato lavoro a Milano, dove si illude di andare a poppare come un aspirapolvere le tette delle colleghe all'ombra della Madonnina. E mettiamo che nell'ufficietto egiziano assumano un altro uomo. Che fa la donna che ha finito il latte? E' costretta a rifigliare? Oppure a mettere da parte una scorta di latte in freezer da offrire a chicchessia per i restanti anni di contribuzione?
Beh, magari figliano come conigli e il problema di esaurimento scorte non si pone. Però in tal caso le donne sarebbero sempre a casa in maternità. Quindi il collega il latte deve andarselo a prendere a casa? Gia che c'è, mentre fa visita al bambino "Oh ma che dolce, ha fatto il rigurgitino! scusa tesoro scansati ora tocca a me."

Ma si sa che "fatta la legge...". Il precetto dell'allattamento è già stato mitigato dagli stessi esperti: l'allattamento può anche compiersi non direttamente dal seno della donna. Basta che lei porga al collega un bicchiere del suo latte per 5 volte perché l'operazione di "adozione" sia completata. I colleghi, diventati parenti stretti, non potrebbero avere relazioni sessuali senza cadere nel tabù dell'incesto.

Si ma se una non ha latte dico io. Si può fare simbolicamente col latte normale? E col latte della macchinetta del caffè va bene?
Se sì io con tutti i caffè macchiati che ho offerto da quando sono qui, voglio dire.
Sono tutti figli miei qua dentro.

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Di Tengi |

10 Commenti:

  Alle 12:54 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Il latte può resistere anche due o tre anni (ti scendono fino alle ginocchia, ma vabbè).
Mettiamo che tu decidi di chiudere dopo un anno, un anno e mezzo. in questo periodo vai in quelle macchinette che oggi vendono il latte di mucca non bollito, pastorizzato, ecc., metti dentro un euro (ottanta centesimi se vai direttamente in cascina), lo porti in ufficio e lo fai passare come latte tuo.

Però non capisco dov'è il vantaggio.
E poi il bicchiere di latte va porto con solennità, o basta che glielo allunghi sotto il naso e gli dici 'bevi qui, fratello mio'?
E poi io non voglio come parenti i miei colleghi :-(
  Alle 1:20 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
si, vorrei proprio vedere... guarda, manderei uno dei nostri studentelli dal videocellulare facile per poi vedere come accade...
  Alle 3:27 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ok, se siete sensibili, non continuate a leggere questo post.

[...]

Avvisati

[...]

E se per risolvere i problemi di convivenza fra colleghi, i ruoli si invertissero e all'uomo fosse concesso di levarsi i pantaloni (il vestito che lo copre dalla vita alle caviglie), scoprirsi il pene e -uhm- allattare la collega femmina? L'operazione, ripetuta 5 volte in un giorno, è in grado di trasformare il compagno di lavoro in una larva umana, ma serebbe felicissimo di andare in ufficio.
  Alle 4:18 PM Blogger Robba12 ha fatto una pausa per dire:
grazie tante, a c'è una bella differenza tra berlo dalla macchinetta e dalla fonte ;-)))))))
  Alle 6:33 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
sisi, maschietti, ridete pure...
ad ogni modo (da maschietto) consiglierei di provare l'operazione prima di parlare...
vi assicuro che se lo fate dopo pranzo avrete acidità fino a sera... ve lo sconsiglio vivamente!!!
  Alle 10:17 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Come "allattare il collega maschio"?
  Alle 10:34 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
saresti un'ottima musulmana :D
  Alle 12:01 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
stai tranquilla Tengi che oggi hanno licenziato al genio che ha proposto questa fatwa... la notizia arriva da una fonte eccellente (il City)
  Alle 12:31 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Uahahahahahahahahahahaha (spero vivamente che questo post sia uno scherzo...)
  Alle 12:06 PM Blogger Atipica ha fatto una pausa per dire:
LCL: nel mio ufficio ci sono 3 uomini, 4 compreso il capo, e una decina di donne. Bisogna che qualche collega maschio faccia il doppio lavoro "allattando", diciamo così, 5x2 volte al giorno. Mi pare che l'impresa diventi eroica...