venerdì 16 marzo 2007

Salve, sono Brutus e cazzio tutti

Il nostro receptionist è un omone grande e grosso. In netto contrasto con la sua possanza fisica, presenta dei modi di fare leggermenti effemminati, un passo leggero e un insolito tocco aggraziato nell'eseguire ciascun tipo di mansione, dai lavori di forza sino alle più certosine minuzie, come la pulitura dei filtrini del rubinetto.
Ha dato una grossa mano in questa fase di trasferimento di sede, aiutando le maestranze senza risparmiarsi. Nelle ultime settimane lo potevi vedere tutto sudato per i corridoi intento a trasportare di qua e di là sedie, scatoloni, portaombrelli, computer.
Il bello è che gli chiedi una cosa: attaccapanni, cestini della carta straccia, e dopo cinque minuti lui te la porta tenendola sollevata per aria, manco fosse Hulk e l'avesse appena estirpata per te dal prato dove crescono gli oggetti d'ufficio, fresca fresca e ancora con le radici attaccate.
Ma se c'è una cosa che lo contraddistingue è il suo talento nel riuscire a mantenere le cose e le persone al loro posto. Tipico esempio di adattamento alla vita d'ufficio, è praticamente convinto che la sede aziendale, le scrivanie, i complementi d'arredo, le macchinette del caffè e anche gli impiegati, siano ormai roba sua.
E così passa le giornate a cazziare la gente, attività del resto doverosa e di vitale importanza, negli ambienti lavorativi eterogenei. Incurante delle gerarchie aziendali, si presenta con la sua mole di fronte all'interessato, sovrastandolo e facendogli ombra col suo pancione, e attacca una filippica infinita su questa o quella questione. L'ho visto cazziare i colleghi più giovani sul corretto uso della macchinetta del caffè con cialde, i colleghi più grandi sul corretto uso del fax, e qualche giovane pulzella perchè si era fregata una o più sedie che dovevano stare là e invece lui le ha trovate di qua e la cosa non va bene perchè ogni cosa a suo posto.
Proprio mentre scrivo è al telefono e sta cazziando il fornitore delle macchinette distributrici perchè oggi non s'è presentato a installare quella per i gelati.
Credo che Brutus dei gelati ne faccia una questione personale.

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Di Tengi |

5 Commenti:

  Alle 5:30 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Terribilmente erotico questo Brutus...ti prego Tengi, dimmi dei suoi ciuffi di pelo nero sul suo petto!
  Alle 7:37 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ma che figata, dove posso mandare un curriculum ? Io voglio la macchinetta dei gelati !!!
  Alle 9:13 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
oddio, a noi uno come brutus servirebbe...
  Alle 11:36 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Il nostro receptionist-equivalente (detto bidello, detto personale ausiliario) è un uomo di statura normale, dotato di buoni muscoli e cervello denaro-orienting. In netto contrasto con l’apparente prestanza fisica, si presenta camminando len-ta-meeen-te e ondeggiando pesante sul pavimento, la cui forza di gravità lo spossa dopo cinque secondi. È costretto a sedersi in guardiola. Da dove osserva con distaccato interesse l’andirivieni. Qualche volta, se proprio si insiste, risponde. Qualche volta, se non c’è nessun altro nei dintorni, risponde pure al telefono. Il bello è che risulta il factotum della scuola, e ha capacità elettro-falegnamistiche provate. Se paghi. Se paghi viene a casa tua e ti aggiusta tutto. Sul posto di lavoro, se c’è una cosa che lo contraddistingue, è la capacità di mantenere il suo culone al suo posto. Però se gli chiedi qualcosa, ti guarda e ti dice sempre di sì.
Se lo lasci rimanere seduto, ti permette di fare centinaia di fotocopie senza pagarle, senza segnarle sull’apposito quaderno, senza limitarle alle necessità. Incurante delle gerarchie, ignora con la stessa indifferenza colleghi, ragazzi, professori, segretari.
Si alza solo se c’è il Preside (detto Dirigente Scolastico).
No. Si alza anche se gli chiedi le cialde per la macchinetta del caffè-cappuccino-tè-cioccolata. Ha un ricarico (suo, personale) di dieci centesimi a cialda. Allora si alza e apre l’armadietto che ha dietro le spalle e ti dà quello che vuoi (limitatamente a caffè-cappucicno-tè-cioccolata). Poi si risiede. Non spazza, non pulisce i laboratori, non sposta le sedie. Lascia fare a tutti gli altri suoi colleghi. O agli insegnanti. Basta lasciarlo in pace.
  Alle 2:23 PM Blogger A picco sull'oceano ha fatto una pausa per dire:
Bel posto e bello il commento sul bidello tutto fare :)