venerdì 16 novembre 2007
Gli aruspici
Il bello dello svegliarsi fuori tempo massimo e di prendere per un pelo l'ultima metropolitana compatibile con l'orario della navetta, è che può capitarti di fare il viaggio con l'amministrazione delegato: scrutarlo da lontano, osservare i suoi gesti, e cercare di individuare in ogni cenno involontario un segno, una manifestazione di quella volontà che ogni destino regge, una anticipazione di quelle che saranno delle magnifiche sorti e progressive dell'azienda.
Oggi, nell'ordine, ho annotato: un leggero prurito alla caviglia, subito sedato con una grattatina svogliata praticata con la penna da sopra la calzetta, un'alzata di sopracciglio, un riassestamento sul sedile di plastica, un leggero sbuffo. Lo sguardo sempre fisso al giornale.
Dico che le cose stanno così: "diretti verso un obiettivo di carta, preseguiremo imperterriti; le mezze calze se ne stiano nei loro loculi fetenti, si accontentino della solita penna per natale, e - ohibò - se proprio in ufficio ci stanno stretti e gli brucia il culo, che ci soffino sopra."
Etichette: Ufficio Tengi
2 Commenti:
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Che giornale leggeva? Non dirmi uno squallido, dozzianle e popolare "Metro"...
Beh.. una penna per natale.. magari !! :-)