giovedì 23 novembre 2006

I vestiti dei colleghi

D'accordo, vabene. Torniamo a parlare d'ufficio e di ciò che gira intorno (e dentro sopratutto).
I vestiti dei colleghi. A prescindere dalla dirigenza e dal commerciale vestiti con il solito palloso abitogrigiconcravattaapallini nella nostra azienda girà un po' di tutto.
La pazza, cioè la dirimpettaia, in questi periodi un po' freddini indossa un sexy gilerino trapuntato dell'Iper dove il marito lavora: il classico blu scuro con ad altezza seno sinistro il logo quadricromico del noto supermercato. Se non fa freddo, si limta ad una divertentissima felpa di Topolino e la pelle lattea risalta brillantemente quando indossa quelle camicine a quadrettini piccini stile tovaglia di osteria.
Quella a sinistra, stamattina si è presentata in ufficio con una borsetta a forma di cane. Sembra comoda, ma pare che appena si bagna, puzzi. Di solito si veste elegantemente a dire vero, ha un bello stile, ama il cachemire. Le ho visto addosso un tailleur di cachemire e non scherzo, io non credevo neanche esistessero. Oggi ha i calzoni un po corti se devo essere sincero, e le calzine di spugna bianche basse non sono molto belle, ma è un'eccezione.
La centralinista, 50 anni ma con un fisico da ventenne, oggi ha al collo un pendaglio a forma di albero di Natale grosso così e lo terrà fino all'Epifania (che tutte le feste si porta via). Il tocco di classe sono le scarpe argentate e nere stile pilota su una minigonna da battona della Cassanese, meno male che se lo può permettere. Di solito ha uno stile davvero interessante dove per interessante intendo particolare e non monotono.
Quell'altro dell'ufficio di là penso che abbia gli armadi come Paperino: aprendoli trova decine di capi d'abbigliamento tutti uguali, jeans e Lacoste. O sono gli stessi (ma non puzza, almeno dai vestiti) o ha un servizio di lavanderia davvero efficiente che nottetempo gli fa trovare il capo lindo e pinto pronto per l'indosso. In realtà la suocera non fa altro che regalargli sempre gli stessi vestiti. Poverino.
In ufficio contabilità, c'è la nana bassa. Alta così, no, di meno. Larga così, no, di più. 50 anni ma che ne dimostra 60 e se ne sente 25. Nessun problema se la sua sensazione si limitasse ad esternare positività et allegrezza, purtroppo questa sua non accettazione dell'età galoppante, si riflette anche sul suo modo di vestire. Ed ecco che le lardose cosce sono coperte da minigonne in jeans e il prorompente seno straborda da succinti top. Quando poi salta fuori anche il "pancino" a quel punto non me la sento di passare nessuna pratica a quel reparto: rimando al giorno successivo.

Cercherò di portare testimonianze fotografiche, baci.

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Di LCL |

5 Commenti:

  Alle 10:43 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
La nana bassa è ridondante: ne esistono forse di alte?
  Alle 10:51 AM Blogger LCL ha fatto una pausa per dire:
O mamma, Tengi.
E' ridondante perchè volutamente ridondante! E' talmente bassa che è nana bassa.
Uff.
  Alle 10:53 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
Lo odio. Allora? Chi partecipa al "Un nuovo socio per Tengi" ontest?
  Alle 12:54 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ma voi non avete "Cotechin"... Donnone alto circa 1,75/1,80 con un fondoschiena che fa per due! Abbigliamento da lavoro? Magliettine corte che lasciano in bella vista le ciambelle di troppo e jeans stretti con i buchi alle cosce da cui fuoriesce la ciccia... con un eccezionale "effetto lonza"!!! Da paura...
  Alle 12:39 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
Cara Simonha, noi abbiamo La Valchiria! (vedi post omonimo di Venerdì 29 settembre)