giovedì 8 febbraio 2007

Rientro

Io rientro per fare i complimenti alla Tengi per l'immane sforzo di lavoro che ha fatto... e invece di trovarmela sorridente, contenta e felice... eccola lì sull'orlo del precipizio con un masso intorno al collo. Le passerà, dopotutto durano solo 5 giorni.
Ho cambiato lavoro (e per questo motivo per molto tempo sono stato lontano dal blog) mi mancheranno i vecchi colleghi, ma avrò l'immenso gusto di potere sparlare alle spalle come non mai senza remore.
Ho già avuto modo di parlare nel passato della scema (collega della stronza), ma mi ricordo come fosse ieri quella volta che entrò in ufficio incazzata nera perchè fuori dall'asilo le avevano rubato il passeggino del bambino. Ok, vabene, per carità. ma non ti prendere mezza giornata di permesso per andare dai Carabinieri a fare denuncia contro ignoti! Avrei pagato oro per vedere la faccia del Maresciallo che scriveva la denuncia. Dal giorno dopo, passeggino nuovo regolarmente lucchettato alla cancellata dell'asilo. Si dice anche che adesso usi assicurare le ruote con l'apposito blocca disco...

Etichette: , ,

 
martedì 9 gennaio 2007

Buon anno!

E' da un bel pezzo che non scrivo sul blog. Ok, non ne sentite la mancanza, vabene, e la Tengi si è data da fare decisamente. Plauso alla vera donna d'ufficio! Se solo gli uffici pubblici avessero la connessione ad internet, direi che lavora alle Poste.
Il problema del fatto che non scrivo su pezzidufficio è che NON HO UN UFFICIO in questo momento. La mia scrivania è sepolta da un cumulo di macerie a causa di una ristrutturazione. Lavoro da casa... vale lo stesso?

Etichette:

 
venerdì 22 dicembre 2006

Adieu

Addio... non al blog, ma all'ufficio finora teatro delle "simpatiche" scenette descritte sinora.

Mi mancherà? Credo di sì. La Scema, il big boss, , la centralinista, la collega carponi, il praticello con il cammello, il gatto Jerry ... 4 anni di ricordi, dopotutto.

Ma voglio sdrammatizzare e includo uno stralcio di battute intercorse fra me e Tengi sul tema su MSN.

Tengi scrive:
senti ma tu oggi saluti tutti?
ma non sei un po' triste?

LCL™ scrive:
sì saluto tutti, ma perchè dovrei essere triste?
li vedo stasera alla cena aziendale
poi cazzo mi frega
la cosa che mi mancherà di più dell'ufficio è l'orinatoio
nel nuovo ufficio non c'è
e mi tocca stare a mirare il buco

Tengi scrive:
cioè
dove pisci

Silenzio™ scrive:
Sì l'orinatoio
quello a parete tipo Stazione Centrale

Tengi scrive:
ah, che schifo!
bleah!

LCL™ scrive:
ma come?
è comodo
poi sembra di pisciare contro il muro
è bello
fa tornare bambini

Tengi scrive:
eh si!
che figata

LCL™ scrive:
non puoi capire
tu che pisci seduta

Tengi scrive:
senti fanculizzati

LCL™ scrive:
affanculo
e il mio verbo è verità

Tengi scrive:
Sì, certo

Etichette: , ,

 
martedì 19 dicembre 2006

Ma sai cosa ha fatto mia suocera?

"A, ma sai cosa ha fatto ieri mia suocera? HA FATTO VEDERE I POWER RANGERS A MIO FIGLIO!!! HA SKY! 147 CANALI E FA VEDERE LA 7 CHE CI SONO QUEI CARTONI GIAPPONESI! E A NATALE HA COMPRATO UN CAZZO DI OMINO CHE FA LA LOTTA!!! IL LOTTATORE DI WRESTLING! ALTO COSI! MA NON POTEVA DARGLI I SOLDI?
E COME SE NON BASTASSE, QUANDO SONO TORNATA IERI A CASA C'ERA LA LUCE ACCESA NEL BAGNO!! HA LASCIATO TUTTO IL POMERIGGIO LA LUCE ACCESA!"


...

L, ti prego ascoltami, non puoi farti una bella scopata la sera prima di andare a dormire? Non puoi farti regalare un anello stimolante Durex e ricorrere ad una sana e robusta masturbazione? Un vibratore con testina rotante? Devi per forza rompermi i coglioni fino alle 9.40 con le tue seghe mentali?
Tanto, cara L, tuo figlio crescerà come un cretino solo per colpa tua, non scaricare su altri le tue lacune: prova a chiederti perchè a 3 anni si piscia ancora adosso e perchè la carne la chiama la "ciccia" e la scimmia "igna".


PS: Naturalmente questa è la solita Scema dirimpettaia di scrivania.

Etichette: ,

 
mercoledì 6 dicembre 2006

Conseguenze

Facendo seguito al post precedente, ecco le conseguenze dell'assenza di S&S (Stronza & Scema) sulla mia scrivania.


Il bello è che dal 22 di Dicembre io cambio lavoro... ma perchè sono così fesso da preoccuparmi? Alzo il volume della musica e canticchio e se succede qualche casino... cazzomifrega?!?!

Etichette:

 
martedì 5 dicembre 2006

Soli in ufficio

La scema è malata e la stronza è in ferie: sono solo a presidiare il fortino dell'export.

Mai stato meglio: tanto lavoro ma musica di sottofondo, luce a manetta e soprattutto niente cazzate su spesa e cacca del bambino.

Stodapascià! Baci,
LCL

Etichette:

 
lunedì 27 novembre 2006

The Polish driver

I work in a transportation company, in Export Dept. Some months ago, a Polish truck reported in our office to load some stuff. Nothing in Export Dept (me) knew about that service. The driver, approx 20 years old, thin, blonde, a tipical Polish man, arrived in our office after a long trip in Germany, France, Spain and his smell was not exactly like a flower. He smelled sour, to be sharp. My dear colleague, immediately after his entrance in our office, escaped disgusted. I do not know why but I felt after that, a deep feeling with the driver. I can assure you that I prefer to share my office with a stinking boy instead of my dumb colleagues!
So, while I was searching for his file, I offered him a coffe, some biscuits and - obviously - the chair of my crazy colleague in front of me, so he was able to pollute all her desk. I'm a bastard asshole, I know, but I need to take my revenge sometimes!

"Unfortunately" after a long research, we understood that the shipment was not in our warehouse in Milan but in our warehouse... in Rome: our office forgot to send us the liftvan and it was lying there with the Polish here. Then, after 10 calls all over the Europe, the poor Polish guy had to stay in Milan 'till the shipment arrived in our office: not less than 2 days. And he had to sleep in the truck! Without washing! Perfect! I was absolutely happy, not because I was in love for him... but just because every day he had to come in my office to work a while (make calls, fax, waiting new instructions...) and my colleagues took the door. Alone in the office, what a perfect feeling!

After 2 nights in the cabin, the stench grew up and the time out of the office of my colleagues, grew up accordingly: not less than 1 hour! Oh, thanks my Polish friend, I know now what's the freedom! Finally, goods arrived from Rome and my blonde friends left for Warsaw...
Sometimes, when my colleagues are particular boring, I remember (and lament!) the smell of my small Polish friends...

Kisses,
LCL
PS: this post is dedicated to our NZ friend!

Etichette:

 
venerdì 24 novembre 2006

La crisi: ipoglicemica o neuronale?

Questo è il resoconto di quanto è successo stamattina all'asilo dove la collega solita porta il pargoletto.

"Questa mattina ci ho messo 2 ore per svegliarlo e dopo, non ha fatto colazione.
All'asilo non gli date la pappa fino alle 10 - dico, alledieci! - quello mi sviene, ha fame. Ha fame. Ha tre anni, come fa a tirare fino alle 10 senza avere mangiato niente? Le 10! Solo mezzo biberon il piccino ha bevuto. Io come faccio?
ME NE SBATTO LE PALLE DELLA ASL! Non me ne frega niente se non si può dare da mangiare al mio bambino perchè la Asl non vuole! DEVE MANGIARE! Non mi dica di non stare calma, perchè io DEVO essere nervosa, senò lei non mi ascolta. Alle 10 il pane? Non ci arriva alle 10, lui! Ah, ma se mi sviene perchè mi va in crisi ipoglicemica e mi chiamate sul lavoro perchè devo andare a prenderlo in ospedale e me lo avete sbattuto sull'ambulanza, io vi denuncio! Sì perchè in questo asilo non c'è neanche il dottore!

Non avete capito bene, forse. Non ha mangiato stamattina. Non riesce a tirare fino alle 10 con mezzo biberon. Adesso le lascio un pacchetto di cracker e glieli da verso le 9, 9.15.
Come non può darglieli! Vabè, dai, quelli della ASL mica usciranno proprio mentre lei da il cracker al mio bambino! Non me ne frega degli altri bambini che vogliono il cracker anche loro! GLIELI DEVE DARE DI NASCOSTO!
Allora vabene, presto fatto: VI DENUNCIO!"

Naturalmente adesso è incazzata nera con le maestre ("e meno male che non c'era quella che mi sta antipatica"), con la suocera, con il capo, con il collega (non io), con il marito. E con il bambino che non ha mangiato, naturalmente. E quando è incazzata, racconta a tutti i colleghi che entrano nel nostro ufficio quanto è accaduto, in una sorta di rielaborazione del lutto.

Pregate per lei, perchè fra poco le pianto un cazzotto in faccia. Baci.

Etichette: ,

 
giovedì 23 novembre 2006

I vestiti dei colleghi

D'accordo, vabene. Torniamo a parlare d'ufficio e di ciò che gira intorno (e dentro sopratutto).
I vestiti dei colleghi. A prescindere dalla dirigenza e dal commerciale vestiti con il solito palloso abitogrigiconcravattaapallini nella nostra azienda girà un po' di tutto.
La pazza, cioè la dirimpettaia, in questi periodi un po' freddini indossa un sexy gilerino trapuntato dell'Iper dove il marito lavora: il classico blu scuro con ad altezza seno sinistro il logo quadricromico del noto supermercato. Se non fa freddo, si limta ad una divertentissima felpa di Topolino e la pelle lattea risalta brillantemente quando indossa quelle camicine a quadrettini piccini stile tovaglia di osteria.
Quella a sinistra, stamattina si è presentata in ufficio con una borsetta a forma di cane. Sembra comoda, ma pare che appena si bagna, puzzi. Di solito si veste elegantemente a dire vero, ha un bello stile, ama il cachemire. Le ho visto addosso un tailleur di cachemire e non scherzo, io non credevo neanche esistessero. Oggi ha i calzoni un po corti se devo essere sincero, e le calzine di spugna bianche basse non sono molto belle, ma è un'eccezione.
La centralinista, 50 anni ma con un fisico da ventenne, oggi ha al collo un pendaglio a forma di albero di Natale grosso così e lo terrà fino all'Epifania (che tutte le feste si porta via). Il tocco di classe sono le scarpe argentate e nere stile pilota su una minigonna da battona della Cassanese, meno male che se lo può permettere. Di solito ha uno stile davvero interessante dove per interessante intendo particolare e non monotono.
Quell'altro dell'ufficio di là penso che abbia gli armadi come Paperino: aprendoli trova decine di capi d'abbigliamento tutti uguali, jeans e Lacoste. O sono gli stessi (ma non puzza, almeno dai vestiti) o ha un servizio di lavanderia davvero efficiente che nottetempo gli fa trovare il capo lindo e pinto pronto per l'indosso. In realtà la suocera non fa altro che regalargli sempre gli stessi vestiti. Poverino.
In ufficio contabilità, c'è la nana bassa. Alta così, no, di meno. Larga così, no, di più. 50 anni ma che ne dimostra 60 e se ne sente 25. Nessun problema se la sua sensazione si limitasse ad esternare positività et allegrezza, purtroppo questa sua non accettazione dell'età galoppante, si riflette anche sul suo modo di vestire. Ed ecco che le lardose cosce sono coperte da minigonne in jeans e il prorompente seno straborda da succinti top. Quando poi salta fuori anche il "pancino" a quel punto non me la sento di passare nessuna pratica a quel reparto: rimando al giorno successivo.

Cercherò di portare testimonianze fotografiche, baci.

Etichette: ,

 
mercoledì 22 novembre 2006

Latitanza

Ormai due giorni a settimana - ad andare bene - entro in ufficio non prima delle 11 e uno direttamente non vengo. Aria di dimissioni, di scazzo e - a dire il vero neanche molto da fare in ufficio. La mezza giornata la passo a scegliere il nuovo sfondo del desktop, l'altra a finire l'ordinaria amministrazione. Noia mortale.
Le colleghe, naturalmente, non mi chiedono più neanche dove vado nè cosa faccio e sorridono felici quando vargo la soglia dell'ufficio. So benissimo che alle spalle commentano maligne e si lamentano con il capo. Il capo, che non può neanche licenziarmi perchè l'ho già fatto io, può andare tranquillamente a fare in cu*o e se osa dirmi qualche cosa proprio non mi presento neanche più. Sono sicuro che poi le colleghe non riderebbero poi così tanto. Il ragioniere, quello dell'amministrazione, è tutto contento se utilizzo il mio monte permessi perchè a dimissioni completate non me le deve pagare, il mortaccione.

E poi, secondo voi, mi invitano alla cena aziendale? Baci,
LCL

Etichette:

 
venerdì 17 novembre 2006

Musica in ufficio: la campana di LCL

Cari tutti,

in effetti in ufficio - almeno nel mio spazio - sono un po' fascista: me ne sbatto le palle di quello che succede intorno a me. Le pratiche sono mie e le gestisco io, la scrivania è mia e la gestisco io, l'aria intorno a me è mia e la gestisco io, inquinandola con la mia musica.

Attualmente mi sto ascoltando Mercan Dede, musica techno turca e le care colleghe non sono molto contente. Sempre meglio dei Mana, forse. O forse no. Non so. Riesco ad accativarmi almeno una delle due quando metto su il buon Renato Zero ma vorrebbero uccidermi quando passo la buona musica classica di una volta: certo, non posso pretendere comprensione da chi ascolta Giggi D'Alessio e Ricky Martin...

Ogni tanto la centralinista mi richiede Lifegate radio, alcuni giorni è perfetta ma nei giorni cupi di Novembre - tipo oggi - il Guccini è compagno durante tutto il giorno. Ogni tanto odo qualche sbuffìo ma faccio bellamente finta di non sentire e mi tramuto in una foca in grado di tapparsi le orecchie quando entra in acqua.

Vado ad alzare il volume, baci,
LCL

Etichette: ,

 
mercoledì 8 novembre 2006

I cartelli dell'ufficio: testimonianze.

In riferimento all'articolo "I cartelli nell'ufficio" del 31 Ottobre scorso, ecco alcune reali testimonianze dei succitati cartelli...




Baci,
LCL

Etichette:

 
martedì 31 ottobre 2006

I cartelli nell'ufficio

La pessima comunicabilità è una delle prime caratteristiche che contraddistingue l'azienda per la quale lavoro. Le comunicazioni interne che vanno oltre al gossip e alle cagate d'ufficio sono riservate a splendidi cartoni gialli con scritte rosse che campeggiano in ogni cantone aziendale, in particolare nei bagni.

Il primo, esattamente sopra l'orinatoio nel bagno maschile, ad altezza occhi, recita:
"Vabene fumare in bagno, ma siete pregati di non fare cadere la cenere all'interno"

Si prosegue, un poco sulla sinistra, sopra il water con un:
"Per favore non gettare all'interno del wc le carte per le mani e plastiche varie altrimenti si intasa e va sistemato"

Alle spalle, vicino alla cassettina 626 di Pronto Soccorso ecco la scritta:
"Quando viene finito 1 farmaco si prega di avvisare in modo che non rimangano inutili scatole vuote e si possa ricomprare"

Passando per lo sgabuzzino, vicino alla carta:
"Si prega di non sprecare la carta"

Poi al fax:
"Quando arrivano fax in entrata, siete pregati di smistarli anche se non appartengono al vostro reparto"

Nel bagno delle donne, vicino alla macchinetta del caffè:
"Considerato che siamo in 5 a bere il caffè, siamo pregati tutti e 5 a rifornire d'acqua e cialde e a farne la manutenzione!!! (zucchero compreso)"

Sempre nel bagno delle donne, sopra il lavandino:
"In questo lavandino non si possono lavare i piatti perchè i rimasugli di cibo lo intasano e bisogna chiamare l'idraulico. S*** (l'idraulico) è contento di venire ma L*** (ufficio contabilità) non è contento di pagare"

Vi chiedete poi chi è il pazzo in quest'azienda?

Baci,
LCL

Etichette:

 
mercoledì 25 ottobre 2006

Dimissioni!

Ieri ho ufficialmente presentato le dimissioni al capo, che - naturalmente - si è disperato: "ma che, sei pazzo?".

Si, sono pazzo.

Sono pazzo perchè è 4 anni che lavoro come uno stronzo per 4 lire. E gli altri si grattano le palle.

Sono pazzo perchè io mi faccio un culo così e tu arrivi alle 11 in ufficio. E prendi 10 volte il mio stipendio.

Sono pazzo perchè dopo 3 anni mi hai dato un aumento: 50€ al mese.

Sono pazzo perchè "contiamo su di te, avevamo già pensato dove collocarti in una posizione di prestigio... ma dovresti avere pazienza... 2 o 3 anni". Anche 2 anni fa erano 2 o 3 anni.

Sono pazzo perchè "se fossi tuo fratello, ti consiglierei di rimanere". Ma sei solo il mio capo. E il mio gemello (che vale di +) mi ha detto di cambiare.

Sono pazzo,ma non ti stai accorgendo che te la stanno mettendo nel culo tutti quanti intorno. E tu punti su di loro.

Sono pazzo, ma me ne vado dal manicomio...

Saluti&baci,
LCL

Etichette:

 

P.S. sulle dimissioni

Ragazzi, con le dimissioni di LCL mica chiude il blog, eh? Punto primo LCL ha accumulato talmente tanti aneddoti sul luogo di lavoro attuale che potrebbe tenere 5 diari in contemporanea, e punto secondo nel posto dove andrà senz'altro ne potrà raccogliere altrettanti di nuovi!!! Uaz, uaz, uaz!
Tengi

Etichette:

 
mercoledì 18 ottobre 2006

Jerry il gatto

Jerry il gatto.
Jerry, non Tom come da tempo l'iconografia e la antroponimia insegna: già potremmo avere un'indizio sulla sanità mentale della persona che lo accudisce. Sanità mentale compromessa che si riflette sul comportamento dell'animale che sistematicamente attacca con voraci morsi e pungenti unghiate le caviglie della padrona.
Il problema psicologico, naturalmente, non è generato solamente dal nome attribuito. Il tutto è aggravato dal fatto che, ad ogni partenza per le vacanze, la padrona stila un elenco - raggelantemente dettegliato - delle necessità dell'animale.
E' normale che la mamma previdente compili per il bambino cosa è utile portarsi via, accettabile che lo faccia per sè stessa (si sa le mamme quanti pensieri abbiano), quasi capibile che il marito (povero compagno succube) subisca l'onta della lista (3 mutande, quelle bianche)... ma fare l'elenco per le "cose del gatto" proprio no. Nononononono.
Il gatto, animale indipendente per natura, già costretto in 4 mura, violentato con una mutilante castrature, deve sottoporsi ad un'analisi dettagliata dei suoi effetti personali che verranno portati nella sede delle vacanze.
Ecco l'elenco dettagliato proposto dalla collega (indovinate quale?) per Jerry il gatto:

Gabbietta
Pannoloni
Crocchette
Bustine carne
Ciotole pappa
Tovaglietta
Spazzola
Shampoo
Rotolo vileda x peli
Scottex
Forbicine
Sacchetti plastica
Sabbia + lettiera
LIBRETTO VACCINAZ.
Una scusante a tutto questo potrebbe essere se le vacanze fossero state previste in una remota landa nei dintorni di Ulan Bator (Mongolia) dove è difficile trovare acqua potabile... ma in realtà si parla di Rapallo.
Ma Jerry il gatto e il suo elenco è solo la punta dell'iceberg di questo delirio prevacanziero, di questa pazzia elencaiola.
Vi allego il link al file excel compilato, ve ne renderete conto voi stessi che NON E' UNO SCHERZO.
Naturalmente il foglio "note" è il report compilato al termine della vacanza e prontamente faxato a destino alla povera padrona di casa che mai più oserà affittare il suo appartamento alla cara collega. E forse a mai più nessuno.
Attendo commenti e, nel frattempo, saluti.
LCL

Etichette: ,

 
giovedì 12 ottobre 2006

Solo un sfogo.

Al momento, voglio solo sfogarmi.
Insieme agli accessori tipici della scrivania da ufficio dovrebbero dare in dotazione articoli per fare tacere la collega. Non so, una mela, un bastone, una pistola.
Non sopporto più la grufolona. La saccente grufolona. La precisa grufolona. La sotuttoio grufolona. La stronza grufolona. La mamma scema grufolona. La tossica di medicine grufolona. La shizzata grufolona. La schiava grufolona. La povera grufolona. La mavaffanculo grufolona.

Mi sento poetico e le dedico una composizione libera:

Suina grufolosa
dal ventre flaccido e della pelle lattea
sguazza nel fango della tua mediocrità
e goditi Distretto in televisione
inguazza di nulla il frutto del tuo ventre
e lo vedrai bucarsi nelle vie di periferia
rotolati nella mota dell'immobilismo intellettuale
e passa il resto della tua vita a lamentarti
contorciti gioiosa fra dolciumi e riviste di gossip
almeno riesci a trovare qualcosa da fare alla scrivania
intasa di favellare vacuo l'ufficio
e prima o poi un collega ti infila una cucitrice nel cu*o

(Dedicato al bucolico Pascoli)
Scusate le sfogo, davvero. Forse non si merita tutto questo.
Saluti,

LCL

Etichette:

 
mercoledì 27 settembre 2006

L'ambiente di lavoro di LCL

Se muovo gli occhi dal pc, la prima cosa che vedo è la collega. Prima di vederla, la sento, continuamente. Parla al telefono, da sola, con il computer, con le pratiche, con il mouse. Si lamenta, mugugna, borbotta. Quasi grufola. La stazza, o meglio, il petto, la aiuta ad essere paragonata ad un suino e per questo motivo ogni tanto mi tocca guardare la sua faccia lentigginosa e bianca per avere una quasi conferma che appartenga alla razza umana.
Fortunatamente è pulita al limite della maniacalità, ma questa è un'altra storia e la mancanza di fetore non toglie il fastidio che provo nel suo grugnìo di sottofondo.
Oddio, non è neanche brutta, ma sfortunatamente la associo alle mie giornate in ufficio e per questo si di lei ricade tutta la negatività che assorbo in questo ambiente ammorbante. Lei è il mio parafulmine, il mio sfogo e di fulmini ne prende tanti... sto aspettando quello decisivo, che la arrostisca per bene e mi consenta quindi di fare una pausa pranzo decente e a base di carne porcina.
Il resto della stanza è diviso con un'altra collega che alterna momenti di gioco a solitario a momenti di svago a tetris intermezzati da telefonate a mamma. Single, petulante, pettegola. Donna con aggravante di essere single sull'orlo dei 40 anni. Ci torneremo.
Alle pareti una allegra cartina ingiallita inizio anni '80 con Germania ancora divisa e URSS nell'apogeo della sua potenza. Animaletti non ben identificati sconfinano da uno stato all'altro senza alcun documento di riconoscimento e senza di esso ho difficoltà a riconoscerne, da un lato la nazionalità, dall'altra la specie dell'essere. Intorno armadi, condizionatore e un permesso di sosta inglese abusivamente sottratto alle autorità inglese. Si dice che Scotland Yard sia sulle nostre tracce.
Dietro di me, una finestra che da sul magazzino dal quale una pianta rampicante è sistematicamente stroncata nel suo sviluppo dalla donna delle pulizie che le impedisce l'ingresso in azienda tagliandone le appendici protese verso di me. La finestra mi regala talvolta il cippettio allegro di piccoli passeri, più spesso il fastidioso e metallico smanettamento di transpallet e muletti in movimento.
Sulla scrivania pratiche verdi, mouse pad con le chiappe di una, bottiglia d'acqua (gentilmente offerta dall'azienda), telefonino personale. Nulla più. Per perdere tempo uso il pc e l'amico SpongeBob visto che il mio monitor lo vedo solo io e gli uccellini dalla finestra.
Saluti,
LCL

Etichette: