lunedì 1 ottobre 2007

The september guest #2

The september guest - Forse, la parte migliore di voi
Puntata #2 - Quando mancano le nozioni di base
E sia. La vita prosegue, nella lieta casa dell'albergo e del ristoro.
Il weekend appena trascorso ha però visto i due amici lontani. Lei è tornata alla sua città natale, per sbrigare qualche faccenda e salutare il parentame, mentre l'Ospite è rimasto da solo nella casa che lo ospita.
Lì si è acclimatato, si è accomodato, si è stanziato. Si è fatto venire delle idee. Mosso da quella fregola che prende tutti gli ospiti una volta soli nella casa, ha deciso di eleggere la domenica a giorno della festa dei sapori e sollucchero dei palati: ha deciso di cucinare. Le ideone che gli sono venute sono scaturite dalla scoperta che Lei tiene in casa una superba macchina del pane. Ha quindi notato che il ricettario consente di preparare molto più che semplici pagnotte. Dopo averlo sfogliato in lungo e in largo, ha deciso tra sé e sé che avrebbe realizzato uno spettacolare pane dolce all'uva, con il solo l'ausilio delle proprie manine nonché dell'elica impastattrice della macchinetta.
E quindi via: pazzo di gioia, ha percorso le vie della nostra città in cerca di un supermercato ove comperare gli appetitosi ingredienti. Una volta trovati, è zompettato a casa tutto felice, che non ci stava più nella pelle.
Ha preparato il tutto, mescolato gli ingredienti, versato il composto, e quindi acceso la macchina. E atteso fremente. Un'attesa lunga, spasmodica. L'odore che proveniva dalla cucina era superbo, e il nostro Ospite già si leccava i baffi.
Giunto il momento d'estarre la pastosa creatura costellata di uvetta, ecco che il nostro non resite gli dà una smozzicata.
...
Al primo morso, l'orrore più nero s'impossessa delle sue papille gustative.
Al che gli è sorto un dubbio.
O meglio, gli è sorta la conferma a quel dubbio che lo sfiorò al momento di dosare gli ingredienti, e cui non prestò più di tanto attenzione ricacciandolo indietro e ripetendo a sé stesso che stava facendo tutto nel modo corretto.
Eppure quel tarlo lo aveva perseguitato per tutto il tempo di cottura. E a ragione.
Perchè il tarlo gli diceva, con la sua vocina da rosicchiatore di coscienze:
Quandi dicesi "una presa di sale", forse non intendesi proprio "un pugno di sale" come credi tu, ma magari qualcosa che più si avvicina al concetto di "un pizzico di sale".
Io lo so chi lo potrebbe aiutare.

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Di Tengi |

3 Commenti:

  Alle 9:29 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Oh mamma che esperimenti rischiosi! E poi è stato gettato tutto nella pattumiera? Chissà che delusione, mi dispiace per l'ospite e per la sua macchina per fare il pane (che vorrei tanto anche io)
  Alle 10:08 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
!'azz Tengi, non perdi davvero un colpo:sto diventando lo zimbello della blogosfera.
Non ti preoccupare Alebino: non mi arrendo così facilmente. Dopo l' esperimento a perdere, ho fatto una marmellata di fichi DA SBALLO! (a Tengi riserverò esclusivamente quella di arance...AMARE!)e ho ritentato con il pan dolce all' uvetta perchè la signorina ci aveva fatto la bocca nel frattempo e si è pure lamentata che se non mi davo da fare stamane non avrebbe avuto nulla per la colazione.
Buona giornata a tutti!
  Alle 1:08 AM Blogger VIPERA ha fatto una pausa per dire:
Cara Tengi, "scazzacarn" non credo voglia dire scansafatiche, ma in Puglia ogni paese ha le sue espressioni caratteristiche, quindi può essere che a me sfugga.
PS: "Viperedda" va benissimo ;-)
Bacio.