sabato 3 novembre 2007

The September Guest #4

The september guest - Forse, la parte migliore di voi
Puntata #4 - La casa dei clochards

E la vita prosegue serena, nella casa della concordia e della tolleranza. Le lavatrici si susseguono a ritmo di centrifuga 800 giri/minuto, i panni vengono stesi a quattro mani su note di mughetto, il ferro da stiro è condiviso in ugual misura, e i pasti e le colazioni si svolgono serene.
(Per chi si fosse sintonizzato solo ora e fosse curioso di capire la natura di questa strana e rafazzonata convivenza, si guardi il trailer.)
I due insomma, convivono in armonia sotto lo stesso tetto.
A dire il vero, in questi giorni sui due incombe l'ombra densa e opprimente della separazione, che si annuncia imminente (almeno secondo quelli che sono i tempi dell'Ospite, che - come il suo nome ricorda - doveva trattenersi per il mese di settembre e ora siamo a novembre, ma vabbè). Tuttavia, della separazione parleremo solo quando avverrà, per non rattristrarci.
Il fatto notevole di questa settimana è bensì un altro.
La caldaia si è rotta.
E proprio mercoledì sera, all'inizio di un ponte di quattro giorni.
Perchè le caldaie si rompono sempre all'inizio dei ponti festivi? Mistero insondabile, come anche quell'altro fatto, ovvero che quando si stendono i panni freschi di bucato manca sempre un calzino all'appello. Perchè le lavatrici si mangiano sempre un calzino?
Ma non divaghiamo. Il penoso risultato della rottura, che appare tanto una morte apparente (la caldaia non espone nimmanco la lucina rossa di blocco, no: è proprio morta, non ci passa corrente, non schiocca, non frizza, non risuona, nulla) è che i due ora sono senza acqua calda e senza riscaldamento.
E così il lavaggio dei piatti è diventato un simpatico momento di raccolta famigliare in stile "la casa nella prateria", con l'acqua che sgorga libera e fredda dal pozzo sulle mani dei pionieri. Lavarsi la faccia la mattina dà quel brivido in più ai lavoratori della terra, e la sera, sul divano, i piedi che sbucano dalla copertina ghiacciano nel tempo che la cera cola sulla bugìa.
Lei ha risolto il problema facendosi una mega doccia in palestra la sera del disastro, e partendo la mattina seguente per la casa natìa.
L'Ospite invece ha tentato un lavaggio di fortuna con brocche di acqua scaldata sul fuoco rischiando perlopiù l'ustione dello scalpo, tanto per non farsi mancare nulla. Del riscaldamento poco gliene cale, dacché lui ha sempre caldo, forse perchè crede di conservarsi meglio al fresco. Insomma l'emergenza è stata tamponata in attesa dell'arrivo del tecnico, previsto per lunedì.
Eppure, un dubbio aleggia tra i due. Chi ha sabotato la caldaia? Qualcuno deve essere stato, con le sue petulanti manine. I sospetti di Lei si addensano ovviamente sull'Ospite, che come è noto, al fresco sta bene, e che nei giorni passati si è reso responsabile delle peggiori efferratezze.
E quando il sospetto si insinua nella mente, la vita non può più essere come prima.

(Al di là del sospetto sul guasto doloso alla caldaia, se Lei dovesse dirlo, sono i simpatici scherzi dell'Ospite a renderla nevrastenica. Perchè dopo una seratina di Halloween passata a vedere film del -cosiddetto- terrore, per quanto Lei sia adulta e vaccinata e lavori già in un ufficio di zombie, insomma, dopo una serata a base di schizzi di sangue e pipistrelli agonizzanti, un po' di cagarella ce l'ha nel mettersi a letto. E se proprio quella sera l'Ospite decide di piombarle in camera e flasharle la faccia col cellulare, così, all'improvviso, urlando "buaaaaaaaaaaauuuuh!", ecco, che abbia o meno sabotato la caldaia, lei può affermare con una certa sicurezza che è uno stronzo.)

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martedì 9 ottobre 2007

The september guest #3

The september guest - Forse, la parte migliore di voi
Puntata #3 - Meglio una polverosa ignoranza che una lucida consapevolezza

(Trailer)

Nella lieta casa dell'ospitalità la vita trascorre tranquilla e serena. Gli ultimi giorni (e soprattutto le ultime notti) hanno visto l'Ospite lontano dalla casa, lo hanno visto fare i bagagli (una parte dei bagagli, ché la restante è tuttora nella casa) e partire per qualche giorno per motivi di lavoro.
Ho detto, solo per qualche giorno.

E così Lei, finalmente sola, si è riappropriata dei propri spazi vitali, del proprio armadio, delle proprie stoviglie e del proprio frigo vuoto. Non di meno, ha avuto modo di constatare come la presenza di un nuovo inquilino abbia avuto un'influenza benefica sulla propria vita, obbligandola a smantellare quel castello di quotidiane certezze e monotone abitudini, ad uscire dalla caverna verso la luce della serenità, verso una nuova e tollerante consapevolezza domestica.
E, sentendo sulle proprie spalle di impiegata la responsabilità degli effetti personali del nuovo arrivato nonchè della sua corretta nutrizione, si è data molto da fare e ha lavato, stirato e cucinato per due.
Come una moderna Maria Rosa (ma senza la depressione che si cela dietro quelle gote rubiconde), si è addirittura dedicata al confezionamento di gustosissimi vasettini di marmellata, impegnandosi nella parte che vede proprio Lei, imperfetta donna di casa, principale protagonista e artefice del miracolo della confettura: la parte che recita a pag. 12 "pigiare il tasto 6 sulla macchinetta dopo aver coscienziosamente sminuzzato la frutta e versato il composto così ottenuto nel cestello".
Infine, si è dedicata con solerzia alle pulizie di casa: ha spazzato, passato lo straccio, e spolverato per ogni dove. Anche sulle mensoline dove stanno i CD.
Ho detto, anche sulle mensoline dove stanno i CD.
I CD, impilati in ordinatissime pile, appunto (Lei ci tiene alla perfezione geometrica delle composizioni), sono di solito da Lei spolverati con un'unica e sbrigativa passata sulla sommità e ai lati. Ma ora no, ora lei ha deciso di sfogliare la torretta CD per CD e dedicare una carezza di straccio ad ogni singolo mattoncino, così, per togliere bene la polvere, così, per non far figuracce coll'ospite. E così ne piglia uno e lo spolvera, ne piglia un altro e lo spolvera, ne piglia...
un terzo.

Un CD da solo. Ohibò. Un CD orfanello. Eccolo qui, che strano. Un CD senza la sua custodia. Un CD degli Smashing Pumpkins. "Adore". Un CD che lei non ascolta da anni. Cosa ci fa un CD senza la sua custodia proprio nel bel mezzo della pila, si direbbe quasi...
nascosto.

Sbatte le palpebre una, due, tre volte. Plink, plink. Plink. Non crede a ciò vede, non crede a...
ciò che non vede.

Non si trattiene e impugna il telefono, tanto ormai ha già capito tutto. Chiama l'Ospite. E spera che risponda. Lo spera per lui, più che altro. Lui risponde. Ha una voce fastidiosamente allegra. Lei ce la fa sì e no ad articolare poche parole:
"CD Smashing.. Adore... custodia... non c'è... tu hai ascoltato... dimmi dove".

La risposta giunge incurante e terribile: "Ah, si, scusa, è che dovevo portare in negozio un CD e così l'ho messo nella custodia degli Smashing Pumpkins, perchè non si rovinasse! La custodia è in negozio da qualche giorno, mi sono sempre dimenticato di portarla indietro, ma è ."

"Ma... hai fatto con malizia... il CD era ben nascosto... e se io non spolveravo... non mi accorgevo... sarebbero passati... anni... oddio!"
Non ce la fa ad aspettare la risposta, si mette una mano sulla bocca per contenere l'orrore che l'assale e riattacca, tagliando corto le parole dell'ospite che si, blatera, prometto, si, te lo riporto, si, madonna come la fai lunga, è solo una custodia.

E' solo una custodia. Una custodia che ha un miliardo di anni, che è passata indenne a cinque coinquiline, quattro morosi e due traslochi, il crollo della libreria che la conteneva, l'oblio del tempo e la noia della proprietaria. La custodia di un CD che appartiene ad una pila di CD che vedeva ogni disco associato alla sua esatta mamma-custodia, come in una fottuta biblioteca comunale, ogni CD con la sua mamma, uniti per sempre, secondo un ordine universale che è quello del buon senso, della buona creanza e dell'equilibro psico fisico di Lei, che non sopporta di vedere i CD incasinati, imprigionati in agglomerati informi di custodie che uno apre una custodia aspettandosi di trovare Qualcosa e ci trova invece Tuttaltro, e allora apre la custodia di quel Tuttaltro e ci trova Tuttaltroancora, in un delirante ed inarrestabile effetto domino che mina alla base la sua stessa sanità mentale.

Per la prima volta, sente la necessità di grattarsi sotto la clavicola.
E' senz'altro un prurito nervoso.
Che l'indomani sarà già Tic.

(La prima stagione di "The September Guest" è in DVD nel prezioso ed elegante cofanetto gentilmente disegnato da nORgE^. Ciascun DVD è legato al cofanetto mediante un sistema di rocchetti retrattili con avvolgimento di resistente filo di nylon.)

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lunedì 1 ottobre 2007

The september guest #2

The september guest - Forse, la parte migliore di voi
Puntata #2 - Quando mancano le nozioni di base
E sia. La vita prosegue, nella lieta casa dell'albergo e del ristoro.
Il weekend appena trascorso ha però visto i due amici lontani. Lei è tornata alla sua città natale, per sbrigare qualche faccenda e salutare il parentame, mentre l'Ospite è rimasto da solo nella casa che lo ospita.
Lì si è acclimatato, si è accomodato, si è stanziato. Si è fatto venire delle idee. Mosso da quella fregola che prende tutti gli ospiti una volta soli nella casa, ha deciso di eleggere la domenica a giorno della festa dei sapori e sollucchero dei palati: ha deciso di cucinare. Le ideone che gli sono venute sono scaturite dalla scoperta che Lei tiene in casa una superba macchina del pane. Ha quindi notato che il ricettario consente di preparare molto più che semplici pagnotte. Dopo averlo sfogliato in lungo e in largo, ha deciso tra sé e sé che avrebbe realizzato uno spettacolare pane dolce all'uva, con il solo l'ausilio delle proprie manine nonché dell'elica impastattrice della macchinetta.
E quindi via: pazzo di gioia, ha percorso le vie della nostra città in cerca di un supermercato ove comperare gli appetitosi ingredienti. Una volta trovati, è zompettato a casa tutto felice, che non ci stava più nella pelle.
Ha preparato il tutto, mescolato gli ingredienti, versato il composto, e quindi acceso la macchina. E atteso fremente. Un'attesa lunga, spasmodica. L'odore che proveniva dalla cucina era superbo, e il nostro Ospite già si leccava i baffi.
Giunto il momento d'estarre la pastosa creatura costellata di uvetta, ecco che il nostro non resite gli dà una smozzicata.
...
Al primo morso, l'orrore più nero s'impossessa delle sue papille gustative.
Al che gli è sorto un dubbio.
O meglio, gli è sorta la conferma a quel dubbio che lo sfiorò al momento di dosare gli ingredienti, e cui non prestò più di tanto attenzione ricacciandolo indietro e ripetendo a sé stesso che stava facendo tutto nel modo corretto.
Eppure quel tarlo lo aveva perseguitato per tutto il tempo di cottura. E a ragione.
Perchè il tarlo gli diceva, con la sua vocina da rosicchiatore di coscienze:
Quandi dicesi "una presa di sale", forse non intendesi proprio "un pugno di sale" come credi tu, ma magari qualcosa che più si avvicina al concetto di "un pizzico di sale".
Io lo so chi lo potrebbe aiutare.

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martedì 25 settembre 2007

The september guest #1

The september guest - Forse, la parte migliore di voi
Puntata #1 - Un altro grido nella notte
Nella casa silenziosa, i due dormono placidamente. O meglio, lei dorme placidamente. L'Ospite invece si è coricato da poco, e ancora indugia nella fase di dormiveglia. Tanti pensieri si accumulano in quella testolina. Le cose fatte durante il giorno, le cose da fare, i visi dei clienti, le richieste da soddisfare. Tanti pensieri e anche qualche preoccupazione.
Se ci pensate bene, è una costante: gli ospiti della nostra vita sono sempre indaffarati e ipercinetici. Essi vengono da noi a trascorrere qualche settimana di lavoro dal sapore vacanziero: le loro preoccupazioni, i loro impegni sono stemperati dal clima di attesa e di speranza che porta loro il fatto di essere in una città nuova. Nuove persone da frequentare, nuovi luoghi da esplorare, nuove strade da imparare. La scoperta si fa vita, la novità si fa aria da respirare, fresca e frizzante ogni giorno.
Con tutto ciò, le notti diventano la parte più critica del vivere a due. Se di giorno le abitudini non sono più di tanto sconvolte dalla presenza novella che alberga nella casa, ecco che la sera e la notte sono portatrici sane di potenziali contrattempi, deliri, cambi di programma e... odiose idiosincrasie.
Lo spazzolino dell'Ospite riposa ancora là, nel bicchiere, le setole divaricate. Qualche felpa in più trova comoda stampella negli schienali delle sedie. Un paio di occhiali da sole, le sigarette. Un i-pod abbandonato sul tavolo. Sullo stendipanni, un paio di jeans dalla taglia sconosciuta. L'Ospite comincia a necessitare di lavatrici, ecco.
L'Ospite questa notte non riesce a prendere sonno, come dicevo, e si rigira nel letto. Lei invece è già in fase REM inoltrata, e sta sognando un collega. C'è di bello che, per i motivi che ho detto prima, gli ospiti quasi mai riescono a star fermi e, anzichè addormentarsi dopo una mezz'oretta di totale inattività, hanno questa bella abitudine di trascinare fino all'ultimo le cose che amano fare, fino a quando non stramazzano a letto stanchi morti e con la bocca aperta. Leggere, scrivere, telefonare, mandare messaggi. Ho detto, mandare messaggi. L'Ospite della nostra storia ama mandare messaggi e continua a mandarli finchè non si corica nelle immediate vicinanze della sua cortese compagna di casa.
Gli Ospiti hanno sempre tante cose da raccontare agli amici lontani. E soprattutto, gli Ospiti hanno sempre qualche amico licantropo che, come loro, non riesce proprio a prendere sonno. E così, come era prevedibile, il messaggio dell'Ospite poco dopo riceve una risposta.
Ehiiiiii, c'è posta per teeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Nel silenzio della casa irrompe un urlo atroce di un bambino di quattro anni a tutto volume. E' la suoneria dell'Ospite. Gliel'ha registrata suo nipote. Ed è, come dire, simpatica.
Cazz'... mormora l'ospite.
Lei sbarra gli occhi ma stavolta non balza più seduta sul letto chiedendo cosa c'è cosa c'è in preda all'ansia. Ormai ha capito.
L'ospite fa plin plin plin e risponde al messaggino con un altro messaggino.
...
Ehi, c'è posta per te....
Nel silenzio della casa, un lieve sussurro di un bambino di quattro anni a volume medio, diciamo tra le due e le tre tacche.
Lei pensa che la parte migliore di sè avrebbe escluso la suoneria del tutto. La parte migliore dell'Ospite invece l'ha solo diminuita di un paio di tacche. Ma va bene così. Del resto, la parte peggiore di lei fa cose ben peggiori della parte peggiore dell'ospite.
Pertanto si gira sull'altro fianco e riprende a sognare il collega.
Sarà un lungo inverno, questo.

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domenica 23 settembre 2007

The september guest #0

The september guest - Forse, la parte migliore di voi
Puntata #0 - Un grido nella notte
La vita scorreva placida e tranquilla per la nostra beniamina, prima dell'arrivo dell'ospite. Ho detto, prima dell'arrivo dell'ospite.

Ora, nella casa silenziosa, il videoregistratore riposa in stand-by con in pancia una videocassetta da tre ore. Sulla cassetta è registrata la nuova puntata di Heroes, più qualcosa prima, per non rischiare. Il bicchiere posato sul lavandino in bagno accoglie due spazzolini, di cui uno dalle setole molto aperte. Un dentista coscienzioso direbbe senz'altro che quello spazzolino va cambiato. Ma l'Ospite non ne ha voglia, si trova bene così. Sul mobiletto di legno e vimini, accanto alle creme da viso e al profumo di Sarah Jessica Parker, trovano spazio schiuma da barba e rasoio. Scarpe maschili all'ingresso. Una borsa a tracolla è posata a fianco del divano. Dalla tasca fa capolino un pacchetto di sigarette. Tutto tace.

I nostri amici stanno dormendo già da parecchie ore. Sono passati solo due giorni dall'arrivo dell'Ospite e la nostra Beniamina ha esaurito le energie. L'Ospite ha voluto assoltamente uscire quella sera (e tutte le precedenti), assaporare la vita di Milano, bere. La Beniamina è andata a letto col mal di testa, e ora se la dorme. La sveglia suonerà presto. La sua sveglia. Quella dell'ospite no.

La parte migliore di lei, risvegliata dalla presenza di un'altra persona e dagli obblighi di ospitalità che ciò comporta, ha preparato mattutini caffè per entrambi, cucinato, rassettato, tollerato il disordine, posticipato l'aggiornamento del blog, respirato liberamente all'aria aperta, camminato svelta per le vie della sua città. La sua parte migliore ha trovato la forza di andare agli aperitivi, a cena fuori, al cinema, e, stimolata dal turbinio degli eventi, ha trovato il tempo di fare una serie di telefonate a persone che non sentiva da un po'. Non c'è che dire, la presenza dell'Ospite ha smosso le acque. La parte migliore di lei ha sorriso ai colleghi, è stata affabile con tutti, ha ascoltato i discorsi con attenzione, ha apprezzato il pranzo, ha amato il mercoledì e il giovedì, non solo il venerdì. La sua parte migliore ha passeggiato in centro la domenica, incurante della folla e del traffico. La sua parte migliore ha prestato poca attenzione alle modelle filiformi che intasano le vie di Milano in questi giorni, sopportato la visione di Miss Italia e i discorsi ipocriti, pensato che qualcosa sta cambiando.

Forse è davvero la parte migliore di lei. La tolleranza, la serenità.
Ora la parte migliore dorme serena. Insieme a quella peggiore.
Finchè, nel cuore della notte, ecco che giunge un grido roco e straziante.
Haaaaaaaahn!
E' l'Ospite, ha gridato. Forte. Sembra stia per morire. La Benianima balza seduta sul letto, il cuore che batte a mille nel petto. Prima ancora di capire, si rivolge verso il punto da cui proveniva quel grido lacerante e raccoglie le forze per chiedere: "cosa c'è? cosa c'è?".
Nessuna risposta.
Chi ha gridato ora dorme di nuovo.
Chi ha sentito ora non riesce più a dormire.
Sono le quattro del mattino e lei ha un sonno pazzesco. Sa che le rimangono solo poche ore e che all'indomani si sveglierà col cerchio alla testa. L'indomani che la aspetta sarà un merdoso lunedì costellato di disgrazie. La prima sarà avere a che fare coi colleghi, ascoltare i loro inutili discorsi su palestre e saune, quindi mangiare in un posto squallido, lavorare altre quatto ore e per finire sopportare la folla puzzolente della metropolitana. Prima di arrivare a casa, passeggiare per Milano, che in questi giorni è piena di algide fighette che sculettano in fuseaux. E quindi lavare i piatti, rassettare, scrivere due stronzate sul blog.

Mentre l'Ospite dorme placidamente, lei capisce che l'andamento della settimana seguente dipende solo da quale parte di lei si sveglierà per prima l'indomani.

(Image courtesy of Velenerillo)

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lunedì 17 settembre 2007

"The september guest": the trailer

Cosa accade quando la tranquilla e rassicurante vita casalinga di una impiegata metropolitana viene sconvolta dall'arrivo di un ospite?

"...sono qui sotto! scendi ad aiutarmi con le valigie!!!..."

Un ospite dal carattere esuberante e dalla risata fragorosa,

"...ah ah ah ah... " "... oh oh eh eh... " "... gna ah ah ... "

... ingombrante, rumoroso, sempre in vena di far festa.

"...usciamo dai: IO domani inizio a lavorare alle 10!!!!"

Un ospite che sconvolgerà le abitudini della padrona di casa privandola del divano e del telecomando,

"tengiiiii, la dispensa è vuota!!! E IO cosa sgranocchio sul divano mentre mi guardo Heroes???"

che le ruberà il tempo e le richiederà continue attenzioni,

"cosa fai, scrivi un post? e questo cos'è? cosa sono i feed? questo bottone? mi apri un blog pure a me? anche io, anche io!!!"

...e che in una parola le cambierà la vita.

Ma solo per quindici giorni.

Riuscirà la loro decennale amicizia a superare gli scossoni emotivi di una vita sotto lo stesso tetto? Riusciranno i due protagonisti a convivere per le previste due settimane senza giungere al punto di detestarsi?

E soprattutto, scaduti i quindici giorni, l'ospite lascerà davvero quella casa?

"quasi quasi io resto un altro mese..."

Tra salaci battute, esilaranti gag, momenti di analisi e confronto a due,

"...scusa ma tu come lo fai il vodka orange?..."

... una storia dei giorni nostri, una storia che è un po' la storia di tutti.

Perchè per quanto proviate a chiudervi in casa, arroccati nel vostro castello di quotidiane sicurezze e monotone abitudini, nella vostra roccaforte di DVD e placide letture serali,

per quanto cerchiate disperatamente di fare quadrato della vostra vita,

prima o poi arriverà anche per voi il momento di accogliere...

l'ospite di settembre.

Forse, la parte migliore di voi.


"The september guest": la prima serie, a partire da mercoledì 19 settembre, sul vostro blog preferito.

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