lunedì 16 ottobre 2006

Problemi e soluzioni nella toilette degli uomini

Il cesso degli uomini dell'ufficio è un porto di mare.
Gente che va, gente che viene (niente doppisensi plis), gente che ormeggia, gente che parte e lascia la scia. Già, la scia: può essere un odore, un strisciolina colorata sul bianco della tazza, uno schitto giallino sull'asse o - peggio - una combinazione di essi.
L'odore non è un grosso problema, basta avere la pazienza che l'effluvio - diffondendosi negli ambienti circostanti - si allontani dalla sede in cui è stato generato. Certo, in alcuni casi non è possibile aspettare le mezze ore e spesso la situazione si aggrava se la dirigenza anziana con l'odorato distrutto dalle sigarette (o dalla coca) sfida l'olezzo aggiungendone altro.
La "sgomma" è anch'essa superabile, basta tirare con insistenza l'acqua fino a che lo sciacquio gratti via i rimasugli appiccicati. La tempistica è importante: se la scia è da qualche tempo rimasta in sede, è da considerarsi incrostata e nemmeno il 3° scroscio è sufficiente. E' necessario quindi l'attito della famosa scopetta che presenta però una difficoltà: è troppo vicina alla tazza per non ricevere gli schitti d'orina. La soluzione è armarsi di carta igienica protettiva, impugnare l'attrezzo e grattare l'escremento incollato. A dire il vero, la soluzione ottimale - e più semplice - è sbattersene le palle e fare finta che non ci sia nulla. E via.
Gli schitti sull'asse sono un problemuccio: anche passando la carta igienica, il fastidioso umidiccìo permane e creare uno strato alto così di carta da interporre per la protezione delle chiappe non è sempre pratico, è lavoro troppo laborioso. Fare popò può essere un problema e a volte si rimpiange la vecchia turca (peraltro anche un antico e divertente tiro al bersaglio).
Il vero guaio è quando completato il processo di download, la carta igienica è mancante. Rimane la vecchia "virgola" ma è davvero ai limiti della decenza. Diciamo che basta un'occhiata prima di partire e tutto si risolve. Vi auguro non vi succeda mai.
Divertente è quando lo sciacquone del water si rompe (naturalmente si sa che è rotto dopo il fatto) e il prodotto rimane galleggiante in attesa della dipartita. Sembra quasi sorridere sornione là sotto. La soluzione anche qui è a portata di mano. Si ammucchia a lato tutto lo schifìo contenuto nel cestino della spazzatura, lo si riempie d'acqua dal lavandino e con un gesto rapido di anteguerriana memoria lo si svuota nella tazza, portando via il colorato sorriso. A quel punto è d'uopo ricollocare allo stesso posto i fazzolettini sozzi, lavarsi le mani e uscire soddisfatti fra gli sguardi curiosi dei colleghi che hanno udito:
1. le imprecazioni
2. lo sciabordio di un cestino d'acqua infrangersi nel water
3. la risata satanica al completamento dell'operazione
Beh, vado in bagno. Saluti,
LCL

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Di LCL |

1 Commenti:

  Alle 11:18 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
Cos'è la "virgola"? Mai sentita...