domenica 24 giugno 2007

El desco

Da uno studio condotto con le gambe sotto il tavolo e la panza piena, ecco alcuni proverbi della tradizione veronese sul mondo della tavola:
A tòla no se vien veci.
Dio te varda dal magnador che no beve.
La boca porta le gambe.
All'ostaria no vago ma co ghe son ghe stago.
Chi va a leto senza cena tuta la note se remena.
A San Martin casca le foie e se spina el bon vin.
L'omo che g'ha paura de magnar g'ha paura de viver.

Done bele e vin bon iè i primi a lassarte da cojon.

Dedicato agli amici di VeronaBlog.
Se qualcuno volesse contribuire con altri detti dialettali, è ben accetto.

Etichette:

 
Di Tengi |

14 Commenti:

  Alle 10:02 PM Blogger MOZ ha fatto una pausa per dire:
Mi manchi (nel senso del mio ultimo post). ;)
  Alle 10:36 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
ah, chissà che cosa mi pensavo...
  Alle 11:59 AM Blogger MOZ ha fatto una pausa per dire:
Non posso sbilanciarmi cosi, davanti a tutti! :D
  Alle 12:36 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Cos'è che avevo detto io? :)
  Alle 12:44 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
non so cos'è che avevi detto tu?
  Alle 1:03 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Se penso a sabato e mi guardo adesso, con la testa infilata in un contenitore tuppaware pieno di insalata, mi viene male...
  Alle 1:14 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Quella cosa dei feromoni. :)
  Alle 2:23 PM Blogger Velenero ha fatto una pausa per dire:
ehm... non sono riuscito a tradurli tutti...

una traduzione per i lettori terroni, no?
  Alle 3:42 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Sostanzialmente è l'elogio della crapula.

E vogliam tacere "A tola e leto no se porta rispeto"?
  Alle 4:30 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Non è in dialetto ma il tema c'è:

"Non lasciare mai il bicchiere vuoto
Non lasciare mai il bicchiere pieno
Riempi il bicchiere vuoto
Svuota il bicchiere pieno"

E' un inno all'alcolismo.
  Alle 5:19 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ma com'è bello il vino
rosso, rosso, rosso
bianco è il mattino
sono dentro a un fosso

E in mezzo all'acqua sporca
mi godo queste stelle
questa vita è corta
è scritto sulla pelle

Ma com'è bello il vino
bianco, bianco, bianco
rosso è il mattino
sento male a un fianco

Vita, vita, vita
sera dopo sera
sfuggi tra le dita
spera Mira, spera.
  Alle 2:56 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
facimm ambress, fiejenn magnann...

facciamo presto, friggendo mangiando.

un'esortazione napoletana a darsi una mossa.

ge
  Alle 3:11 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Il mio preferito è
tre volte bon xe mona.
  Alle 5:20 PM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
mitico!
ah ah ah