giovedì 12 luglio 2007
Riuniamoci
Insomma dai, diciamolo che le riunioni non servono a nulla.
L’uomo che odio ne ha organizzata una stamattina. Ha scatenato tutta la sua estrosità da principe del foro in un’ora di vibrante monologo. E noi lo siamo stati a sentire, da bravi scolaretti devoti. Ma poco male. Oramai ho sviluppato un’espressione di ordinanza per sopravvivere all’altrui caramellosa verbosità. Una mimica studiatissima che si compone di: un sopracciglio alzato a significare l’attenzione, un altro sopracciglio aggrottato a significare il dubbio che scaturisce dalla riflessione, una mano sotto il mento e la mente rivolta ad altro.
Sursum corda.
Unica nota dolente: al mio odio indiscriminato per gli oratori sbrodoloni si sono aggiunti anche quei curiosi esemplari d’ufficio reperibili nelle riunioni aziendali e che potrebbero essere definiti affetti dalla sindrome del “sono in grado di incasinare anche un bicchiere d’acqua”.
Animati da insolito zelo (incomprensibile se si considera il contesto) e armati di tutte le loro conoscenze tecnologiche, essi partono a vele spiegate alla conquista dell’uditorio spantegando tutto ciò che sanno, nel vano tentativo di introdurre migliorie o novità in un contesto dominato prevalentemente dall’immobilismo (mentale). E così sono capaci, anche in quelle situazioni in cui tutto nasce meravigliosamente limpido, scontato, spiegabile e condiviso, di porre domande inutili e di fornire risposte pleonastiche, di fare e disfare, di incasinare le idee.
Mitico fu uno dei presenti (peraltro un essere paragonabile allo Yeti come grado di integrazione nell’ambiente aziendale) che, trovandosi spaesato nella discussione, che montava a dismisura in una spirale divergente allontanandosi vieppiù dall’oggetto della riunione per toccare insondabili territori fantascientifici, esclamò senza riguardo (e anche un po’ scoglionato): “ma insomma me lo dite alla fine che cazzo devo scrivere io?!”
Ancora una volta, “il Re è Nudo!” esclamò il bambino puntanto il dito.
L’uomo che odio ne ha organizzata una stamattina. Ha scatenato tutta la sua estrosità da principe del foro in un’ora di vibrante monologo. E noi lo siamo stati a sentire, da bravi scolaretti devoti. Ma poco male. Oramai ho sviluppato un’espressione di ordinanza per sopravvivere all’altrui caramellosa verbosità. Una mimica studiatissima che si compone di: un sopracciglio alzato a significare l’attenzione, un altro sopracciglio aggrottato a significare il dubbio che scaturisce dalla riflessione, una mano sotto il mento e la mente rivolta ad altro.
Sursum corda.
Unica nota dolente: al mio odio indiscriminato per gli oratori sbrodoloni si sono aggiunti anche quei curiosi esemplari d’ufficio reperibili nelle riunioni aziendali e che potrebbero essere definiti affetti dalla sindrome del “sono in grado di incasinare anche un bicchiere d’acqua”.
Animati da insolito zelo (incomprensibile se si considera il contesto) e armati di tutte le loro conoscenze tecnologiche, essi partono a vele spiegate alla conquista dell’uditorio spantegando tutto ciò che sanno, nel vano tentativo di introdurre migliorie o novità in un contesto dominato prevalentemente dall’immobilismo (mentale). E così sono capaci, anche in quelle situazioni in cui tutto nasce meravigliosamente limpido, scontato, spiegabile e condiviso, di porre domande inutili e di fornire risposte pleonastiche, di fare e disfare, di incasinare le idee.
Mitico fu uno dei presenti (peraltro un essere paragonabile allo Yeti come grado di integrazione nell’ambiente aziendale) che, trovandosi spaesato nella discussione, che montava a dismisura in una spirale divergente allontanandosi vieppiù dall’oggetto della riunione per toccare insondabili territori fantascientifici, esclamò senza riguardo (e anche un po’ scoglionato): “ma insomma me lo dite alla fine che cazzo devo scrivere io?!”
Ancora una volta, “il Re è Nudo!” esclamò il bambino puntanto il dito.
Etichette: Ufficio Tengi
12 Commenti:
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...poi una volta ti parlo delle riunioni di redazione - redazione femminile - ma ci vuole un po' di tempo e tanto fegato. Da quando sono freelance, giuro, ho meno rughe.
Mannaggia, nel mio ufficio siamo solo in 5, sai che riunioni...
La cosa bella, poi, è che l'argomento della riunione era se nel distributore automatico ci dovessero essere più Mars o Mars Delight.
La cosa peggiore e' quando un minuto prima di iniziare, il capo ti dice: "vieni con me a questa riunione".
E tu non sai neanche di cosa si parlera'.
E tu non sai neanche di cosa si parlera'.
Insolito zelo? Incomprensibile zelo? Fare disfare incasinare?
Ho una proposta: prendiamo l'odioso principe del foro, lo chiudiamo su una nave con la mia collega, Marina la maestrina, e li spediamo a vender ghiaccioli al Polo.
E Mars. Rigorosamente delight
(o vogliamo metterci qui a discuterne?)
Ho una proposta: prendiamo l'odioso principe del foro, lo chiudiamo su una nave con la mia collega, Marina la maestrina, e li spediamo a vender ghiaccioli al Polo.
E Mars. Rigorosamente delight
(o vogliamo metterci qui a discuterne?)
Il massimo sono però le riunioni con le presentazioni in PowerPoint.
Colleghi con il tuo username e ti appaiono in sequenza le foto dei Motorehad, di tuo figlio piccolo e di Jenna Jameson.
E poi guardi tutti e dici.....ah dove andremo a finire con tutta questa tecnologia....!
Colleghi con il tuo username e ti appaiono in sequenza le foto dei Motorehad, di tuo figlio piccolo e di Jenna Jameson.
E poi guardi tutti e dici.....ah dove andremo a finire con tutta questa tecnologia....!
quoto blimunda. aggiungo che da noi la riunione è una specie di interrogazione a tappeto.
Vabbè, ma forse lo Yeti non si è integrato perché è l'unico che ha capito tutto (certo, tutto tranne "che cazzo deve scrivere lui").
Siamo a lunedì 16 luglio.
Il mio PC si ostina a mostrarmi il post di giovedì 12 luglio.
Ora, posso ammettere che la mia linea ADSL, che salta una volta sì e nove volte anche, si rifiuti di "aggiornarmi" la pagina dei Pezzi d'ufficio.
Non riesco ad ammettere che non ci sia ancora un nuovo post. Dopo QUATTRO giorni.
Voglio dire: starai mica lavorando in ufficio?
Perchè anche il volontariato sul web ha il suo bel valore sociale, sai?
Se invece è quel deficiente del mio Pc che si è fermato e non vuole rinfrescarsi, chiedo scusa, ma comunico che soffro, senza post.
Il mio PC si ostina a mostrarmi il post di giovedì 12 luglio.
Ora, posso ammettere che la mia linea ADSL, che salta una volta sì e nove volte anche, si rifiuti di "aggiornarmi" la pagina dei Pezzi d'ufficio.
Non riesco ad ammettere che non ci sia ancora un nuovo post. Dopo QUATTRO giorni.
Voglio dire: starai mica lavorando in ufficio?
Perchè anche il volontariato sul web ha il suo bel valore sociale, sai?
Se invece è quel deficiente del mio Pc che si è fermato e non vuole rinfrescarsi, chiedo scusa, ma comunico che soffro, senza post.
Ho partecipato a certe riunioni in cui avevo scritto in fronte "che cazzo ci faccio io qui...".
Eppure gli altri imperterriti continuavano nei loro bla bla bla...
Eppure gli altri imperterriti continuavano nei loro bla bla bla...
@annalisa: hai già letto i pezzi della Tengi su Sorelle d'Italia? ;)
Oh, yesss...
I suoi e gli altri.
Ma, sai com'è, a 'sti pezzi qui d'ufficio ci sono affezionata :-)
I suoi e gli altri.
Ma, sai com'è, a 'sti pezzi qui d'ufficio ci sono affezionata :-)