martedì 24 luglio 2007

Ciao mare

E come disse Nanni Moretti in quel film: "Io vorrei tanto saper ballare".
E' un po' quello che pensiamo tutti noi, con apparente noncuranza, seduti ordinatamente su un paio di panchette di legno poste l'una di fronte all'altra. Nel mezzo, un tavolaccio dai bordi scheggiati.
Ci troviamo in una sagra di paese. Siamo seduti a bordo pista. Una di quelle sagre che d'estate ce ne sono a migliaia. Quelle con le rostelle e il condiglione, la polenta taragna e la cacciagione, le costolette e il risotto all'amarone. Insomma qualcosa che finisce in -one. Ospite d'onore, la fettazza di anguria.
In questo caso ci troviamo al mare, e meno male. Ci troviamo alla sagra della paella. E' ovvio come alla sagra della paella non sia consigliabile prendere la paella. Infatti abbiamo preso la carne alla griglia con le patatine fritte e ci siamo leccati i baffi.
Le panchette su cui siamo seduti sono traditrici. Se capita che tutti i commensali tranne l'ultimo della fila si alzano in piedi, ecco che la panca si solleva per effetto altalena e l'ultimo della fila si trova col culo per terra. Ma si sa, son cose che capitano alle sagre di paese.
E con il succo rosso che sbrodola lungo il mento, osserviamo le persone in pista. Siamo in sei o sette. Nessuno di noi può vantare alcuna pregressa esperienza di ballo liscio. Non abbiamo mai avuto occasione, o forse non abbiamo mai voluto cimentarci. Dice che è un ballo da vecchi. Non è un ballo da vecchi, questo lo sappiamo. Ci sono ballerini giovanissimi che li vedi in televisione che ballano il walzer o il tango. Lui magro magro dai fianchi stretti porta il culo alto e i capelli gellatissimi. Lei tutta snodata contorce la schiena come una biscia: stampato in faccia ha un sorriso plasticoso e stampati sulle tette milioni di strass. Spesso i ballerini di liscio sono un po' pacchiani. Eppure quelli non ci fanno venire voglia di ballare, ché sono troppo bravi. E un po' esagerati nelle movenze, un po' troppo caricati nei gesti.
Ma la sagra si. La sagra ci fa venire voglia.
Osserviamo il lungo serpentone che si snoda in cerchio lungo la pista. Un centinaio di coppie che scorrono ordinate nella stessa direzione scivolando fluide sul pavimento. Nessuno che si tocchi o che si urti. Un biscione circolare con molteplici vortici di coppia al suo interno che cammina incessante finchè c'è musica.
Le due signore senza cavaliere che ballano in coppia. Quella coi pantaloni fa l'uomo. E poi la coppia sgraziata. Lui decisamente ingombrante, lei palesemente scoordinata e fuori tempo. Si scoprirà più tardi che lei è nata per la samba. In effetti era il movimento di bacino che inserito in un contesto di mazurka le dava qualche problema di bilanciamento di peso. Lui invece è rimasto inguardabile anche nella samba.
E poi la coppia dei convinti, ovvero quelli vestiti di tutto punto. Lei con quelle adorabili scarpe da ballo e l'abito con un po' di spacco. Ci chiediamo se siano partiti da casa così.
E poi il mito. Un vecchietto che ci dà di bacino e di gambetta sul levare. Di quelli che quando ballano non hanno bisogno di concentrarsi sulla dama, ma guardano fuori, oltre, al di là della quarta parete, verso il pubblico. Un attore. Voto: 9. Con tanto di caschè finale. Il migliore in assoluto.
Noi accenniamo solo pochi passi. Vorremmo tanto saper ballare meglio. Perchè è difficilissimo non pestarsi i piedi. Perchè l'uomo non capisce dove deve guidare e perchè la donna non si lascia guidare più di tanto. Perchè sul terzo tempo del valzer chi fa un passetto in avanti, chi invece dà solo l'accento col saltino sul posto e chi invece pensa che i tempi siano solo due.
Restiamo così, un po' scornati.
Noi donne pensiamo che con un compagno di ballo come il vecchietto saremmo in grado di fare anche le figure. Gli uomini non se ne fanno un problema e passano ad altro discorso.
Una domanda terribile ci assale.
Come sarà possibile per noi trascorrere una vecchiaia serena e gratificante, certi di emanare quell'aria di antica saggezza propria della terza età, sicuri di godere della stima e dell'ascolto di chi vede in noi i portavoce della tradizione popolare, fortificati dalla consapevolezza di dispensare ai nipotini adeguati consigli frutto dell'esperienza di vita, se non siamo capaci di muovere nemmeno un passo a ritmo di polca?
E per finire il tombolone. Estrazione dei premi. Una signorotta tarchiata torna a casa con un prosciutto. Io torno a casa con una macchia di unto sul mio bel vestitino.

Etichette:

 
Di Tengi |

13 Commenti:

  Alle 5:58 AM Blogger SdL ha fatto una pausa per dire:
è quel film...flashdance..mi ha cambiato la vita
  Alle 8:14 AM Blogger Unknown ha fatto una pausa per dire:
Anche io vorrei tanto saper ballare.. :-(
  Alle 8:16 AM Blogger Robba12 ha fatto una pausa per dire:
Io ti ci avrei visto benissimo col prosciutto !!!
  Alle 10:09 AM Blogger DiamondDog ha fatto una pausa per dire:
Ribaltiamo i concetti.
E' il prosciutto che ha vinto la signora.
Così sarà magnato da qualcuno che veramente se l'apprezza.
Così come i vecchietti della sagra avranno pensato tra se e sè (cazzo, se non avessi saputo fare 4 passi di walzer a quest'ora sarei a ballare techno-house all'Hollywood o all'Old Fashion.....!)
  Alle 10:09 AM Blogger DiamondDog ha fatto una pausa per dire:
Ribaltiamo i concetti.
E' il prosciutto che ha vinto la signora.
Così sarà magnato da qualcuno che veramente se l'apprezza.
Così come i vecchietti della sagra avranno pensato tra se e sè (cazzo, se non avessi saputo fare 4 passi di walzer a quest'ora sarei a ballare techno-house all'Hollywood o all'Old Fashion.....!)
  Alle 10:16 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
Ecco, Io ballo come un sacco di patate. Che farò?
  Alle 11:15 AM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
le zanzare non c'erano? allora eravate su marte... :p
io non so ballare. ma i lenti sì :D
  Alle 11:38 AM Blogger Tengi ha fatto una pausa per dire:
beh dai a ballare il lento son capaci tutti, che diamine!...
:-)
  Alle 12:54 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
proprio questo sabato sera, stessa identica scena.
Io e mia moglie guardavamo i vecchietti che ballavano benissimo (chi più chi meno), alcuni guidati dall'esperienza, altri palesemente istruiti da corsi semi-professionali...

Ci siamo detti che prima o poi andremo a seguire un corso anche noi, allora alla prossima festa di paese faremo la nostra porca figura :)
  Alle 4:49 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
veramente ultratiste......
un inno alla senilità...

Baci
Brian
  Alle 6:41 PM Blogger Velenero ha fatto una pausa per dire:
Balli questo lento con me, darling? :)
  Alle 7:10 PM Blogger chicca2007 ha fatto una pausa per dire:
io tifo i "convinti'! Danno sempre uno spettacolo trash superiore!
  Alle 4:43 PM Anonymous Anonimo ha fatto una pausa per dire:
io non sono vecchia (30 anni) ma ho imparato a ballare il lissio fin da piccola con i nonni nella sagra del mio paese, per poi continuare con mia mamma quando capita, l'ultima volta due giorni fa, in un tristissimo trashissimo festival(ino). Cosa vi volevo dire?nulla, che sentire un valzer o una bella mazurka mi emoziona ancora adesso, e mi spiace che i giovani (voi,sì voi!!) non apprezzino. Passo la parola all'accusa. cristina