lunedì 28 gennaio 2008
Live now
Proprio in questo momento, in cui più che mai mi sembra di essere chiusa in una stìa a lavorare a cottimo, alzo la testa dal mio computer perché sento l'insopprimibile esigenza di ricordare come cavolo faceva quel pezzo dell'Enrico IV di Pirandello sulla pazzia.
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3 Commenti:
E guai a chi un bel giorno si trovi bollato da una di queste parole che tutti ripetono! Per esempio: «pazzo!» - Per esempio, che so? - «imbecille» - Ma dite un po', si può star quieti a pensare che c'è uno che si affanna a persuadere agli altri che voi siete come vi vede lui, a fissarvi nella stima degli altri secondo il giudizio che ha fatto di voi? - «Pazzo» «pazzo»! - Non dico ora che lo faccio per ischerzo! Prima, prima che battessi la testa cadendo da cavallo...
ragazzi ma siete dei miti.
mica si può credere a quello che dicono i pazzi, eppure si stanno ad ascoltare così, con gli occhi sbarrati dallo spavento.
mica si può credere a quello che dicono i pazzi, eppure si stanno ad ascoltare così, con gli occhi sbarrati dallo spavento.
voi dite: "questo non può essere!"
e per loro può essere tutto!
volubili volubili
io so che a me, bambino, appariva vera la luna del pozzo, e credevo a tutto quello che mi dicevano gli altri, ed ero beato