The september guest - Forse, la parte migliore di voi
Puntata #3 - Meglio una polverosa ignoranza che una lucida consapevolezza
(Trailer)Nella lieta casa dell'ospitalità la vita trascorre tranquilla e serena. Gli ultimi giorni (e soprattutto le ultime notti) hanno visto l'Ospite lontano dalla casa, lo hanno visto fare i bagagli (una parte dei bagagli, ché la restante è tuttora nella casa) e partire per qualche giorno per motivi di lavoro.
Ho detto, solo per qualche giorno.
E così Lei, finalmente sola, si è riappropriata dei propri spazi vitali, del proprio armadio, delle proprie stoviglie e del proprio frigo vuoto. Non di meno, ha avuto modo di constatare come la presenza di un nuovo inquilino abbia avuto un'influenza benefica sulla propria vita, obbligandola a smantellare quel castello di quotidiane certezze e monotone abitudini, ad uscire dalla caverna verso la luce della serenità, verso una nuova e tollerante consapevolezza domestica.
E, sentendo sulle proprie spalle di impiegata la responsabilità degli effetti personali del nuovo arrivato nonchè della sua corretta nutrizione, si è data molto da fare e ha lavato, stirato e cucinato per due.
Come una moderna Maria Rosa (ma senza la depressione che si cela dietro quelle gote rubiconde), si è addirittura dedicata al confezionamento di gustosissimi vasettini di marmellata, impegnandosi nella parte che vede proprio Lei, imperfetta donna di casa, principale protagonista e artefice del miracolo della confettura: la parte che recita a pag. 12 "pigiare il tasto 6 sulla macchinetta dopo aver coscienziosamente sminuzzato la frutta e versato il composto così ottenuto nel cestello".
Infine, si è dedicata con solerzia alle pulizie di casa: ha spazzato, passato lo straccio, e spolverato per ogni dove. Anche sulle mensoline dove stanno i CD.
Ho detto, anche sulle mensoline dove stanno i CD.
I CD, impilati in ordinatissime pile, appunto (Lei ci tiene alla perfezione geometrica delle composizioni), sono di solito da Lei spolverati con un'unica e sbrigativa passata sulla sommità e ai lati. Ma ora no, ora lei ha deciso di sfogliare la torretta CD per CD e dedicare una carezza di straccio ad ogni singolo mattoncino, così, per togliere bene la polvere, così, per non far figuracce coll'ospite. E così ne piglia uno e lo spolvera, ne piglia un altro e lo spolvera, ne piglia...
un terzo.
Un CD da solo. Ohibò. Un CD orfanello. Eccolo qui, che strano. Un CD senza la sua custodia. Un CD degli Smashing Pumpkins. "Adore". Un CD che lei non ascolta da anni. Cosa ci fa un CD senza la sua custodia proprio nel bel mezzo della pila, si direbbe quasi...
nascosto.
Sbatte le palpebre una, due, tre volte. Plink, plink. Plink. Non crede a ciò vede, non crede a...
ciò che non vede.
Non si trattiene e impugna il telefono, tanto ormai ha già capito tutto. Chiama l'Ospite. E spera che risponda. Lo spera per lui, più che altro. Lui risponde. Ha una voce fastidiosamente allegra. Lei ce la fa sì e no ad articolare poche parole:
"CD Smashing.. Adore... custodia... non c'è... tu hai ascoltato... dimmi dove".
La risposta giunge incurante e terribile: "Ah, si, scusa, è che dovevo portare in negozio un CD e così l'ho messo nella custodia degli Smashing Pumpkins, perchè non si rovinasse! La custodia è in negozio da qualche giorno, mi sono sempre dimenticato di portarla indietro, ma è là."
"Ma... hai fatto con malizia... il CD era ben nascosto... e se io non spolveravo... non mi accorgevo... sarebbero passati... anni... oddio!"
Non ce la fa ad aspettare la risposta, si mette una mano sulla bocca per contenere l'orrore che l'assale e riattacca, tagliando corto le parole dell'ospite che si, blatera, prometto, si, te lo riporto, si, madonna come la fai lunga, è solo una custodia.
E' solo una custodia. Una custodia che ha un miliardo di anni, che è passata indenne a cinque coinquiline, quattro morosi e due traslochi, il crollo della libreria che la conteneva, l'oblio del tempo e la noia della proprietaria. La custodia di un CD che appartiene ad una pila di CD che vedeva ogni disco associato alla sua esatta mamma-custodia, come in una fottuta biblioteca comunale, ogni CD con la sua mamma, uniti per sempre, secondo un ordine universale che è quello del buon senso, della buona creanza e dell'equilibro psico fisico di Lei, che non sopporta di vedere i CD incasinati, imprigionati in agglomerati informi di custodie che uno apre una custodia aspettandosi di trovare Qualcosa e ci trova invece Tuttaltro, e allora apre la custodia di quel Tuttaltro e ci trova Tuttaltroancora, in un delirante ed inarrestabile effetto domino che mina alla base la sua stessa sanità mentale.
Per la prima volta, sente la necessità di grattarsi sotto la clavicola.
E' senz'altro un prurito nervoso.
Che l'indomani sarà già Tic.
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