
Cetriolo 2.0
Dopo la giornata di ieri, non riesco più a non pensare al 2.0.
I nuovi concetti 2.0 mi hanno talmente permeato, che ora mi sento parte integrante di una rete sociale. Mi guardo intorno in metropolitana, e percepisco i fili invisibili che legano me ai miei compagni di viaggio. Fa niente se non ci conosciamo e se non perdiamo occasione per trattarci male, pestandoci gli alluci e piantandoci i gomiti nelle reni l'un l'altro, spintonandoci per uscire dalla metro alla fermata di Cadorna F.S. Fa niente, perché non appena saremo ognuno col naso davanti al proprio PC, ciascuno nel proprio ufficietto o nella propria stanzetta, ecco che i nostri rapporti si rinsalderanno attraverso la condivisione di un My Space, di un Blog, attraverso il Web 2.0. Avremo voglia di frequentarci, di stare insieme, di condividere in una realtà virtuale 2.0. Ci staremo simpatici. La simpatia 2.0.
Dice poi che c'è questa nuova piattaforma, nata come un gioco di ruolo, ma che si è sviluppata in molteplici direzioni, come un scheggia impazzita. Si chiama Second Life. Ecco, questa novità mi ha davvero stupita. Stupore 2.0. Praticamente ti iscrivi, ti crei un nome, un'immagine, ti scegli i vestiti, la dimensione ottimale per le tue tette, la casa ideale, i mobili ideali, e magari anche un fidanzato ideale (finalmente 2.0!). E da lì inizi a giocare, agisci, interagisci con le persone che stanno in questo mondo virtuale. Non vi preoccupate - dico alle donne - anche là si potrà fare shopping. Me l'hanno garantito. Altrimenti sarebbe stata inutilità 2.0.
E se scoprissi che dentro di me c'è una potenziale donna di successo, Second Life potrebbe darmi il coraggio di tentare anche nella vita reale, forte di una preventiva conferma nel mondo virtuale.
Oppure potrei sempre e comunque dare spazio alla fantasia, esplorare, per sentirmi meno frustrata e infelice, durante quelle ore di gioco a "second life". Che diventano le ore di qualità della vita, le ore 2.0.
Certo, nessuno ti spiega cosa devi fare se la tua Second Life comincia ad andare di merda, tanto quanto se non di più della tua First Life. Immagino che da una merda 2.0 scatti una depressione 2.0. Saranno necessarie delle sbronze 2.0.
Dice anche che i Blog e You Tube possono essere usati dalle aziende. Condivisione aziendale 2.0. Fico. Peccato che nella mia azienda c'è solo una intranet, ancorata saldamente alla versione 0.5. A onor del vero, essa contiene anche una innovativa sezione bacheca annunci, che non usa nessuno. Nessuno 2.0, che fa sempre nessuno. Peccato. A volte ho la tentazione di testare se almeno qualcuno ci va ogni tanto, inserendo un annuncio alla voce "personali" che recita: "Impiegata offre prestazioni 2.0 a colleghi dotati di attributi 2.0. Telefonare ore pasti."
No, niente da fare. Nella mia azienda non c'è la cultura per queste cose 2.0.
Dice infine che "Siamo più forti insieme di quanto potremmo esserlo da soli". Poi però non ti spiegano: più forti per cosa? Per sconfiggere un mostro finale 2.0? Per sollevare il bilanciere in una palestra 2.0? Per saperne di più sul riscaldamento globale 2.0?
In una cosa però siamo più forti, se siamo insieme.
Insieme, grazie alla condivisione globale, riusciamo a prendere meglio i cetrioli del venerdì 2.0. I cetrioli della nuova versione 2.0 sono infatti insidiosissimi perchè, frutto di innovazione, si presentano all'impiegato con delle features aggiuntive.
Io la mia cetriolata 2.0 me la sono presa un po' di tempo fa. Era servita dal capo di allora su un letto di menefreghismo e noncuranza, impiattata neanche tanto bene, scondita. Ci ho pensato poi io a condirla col sudore della fronte e a insaporirla con una spruzzata abbonante di ansia.
Accadde di venerdì. La feature aggiuntiva della nuova versione 2.0 era la trasferta. Dovetti partire il lunedì seguente. Rimasi fuori casa per quattro settimane.
Era davvero un cetriolo 2.0.
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